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Filetto, al via la raccolta degli oli vegetali per proteggere l’ambiente

Chieti. Il Comune di Filetto ha attivato il servizio di raccolta dell’olio vegetale esausto, usato ad esempio per la conservazione degli alimenti, residuo di frittura o sotto forma di grassi, burro, strutto, margarina. Ciascuno produce ogni anno 4 chilogrammi di olio esausto. Se disperso nell’ambiente diventa una sostanza altamente inquinante.

In prossimità del Campo sportivo il Comune ha fatto pertanto installare un apposito contenitore accessibile a tutti i cittadini. Basta raccogliere l’olio da cucina in semplici recipienti di vetro o plastica e portarli nel luogo di smaltimento. Qui sarà sufficiente ruotare e sollevare il coperchio, versare l’olio esausto e chiudere il coperchio.
Non si devono introdurre aceto, sali e zuccheri, residui di alimenti solidi, oli minerali (idraulici o per motori), detersivi e prodotti chimici in genere. 
L’invito rivolto dall’assessore comunale all’Ambiente, Riccardo Tullio e dal sindaco di Filetto, Sandro Di Tullio, è di non abbandonare i recipienti usati per il trasporto, ma di riutilizzarli. La raccolta è riservata alle sole utenze domestiche. Tuttavia la ditta incaricata del servizio, Adriatica Ambiente, è disponibile a fornire agli esercizi commerciali dei contenitori adeguati, in comodato d’uso gratuito e a effettuare la raccolta altrettanto gratuitamente.
L’olio vegetale dopo la frittura si ossida e assorbe le sostanze inquinanti derivanti dalla carbonizzazione dei residui alimentari. Se gettato in acqua, galleggia e la rende non potabile, oltre a causare il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione, con i conseguenti maggiori costi; nel suolo l’olio esausto forma una patina sottile che impedisce alle piante di assorbire le sostanze nutritive.
La corretta raccolta e il successivo trattamento degli oli alimentari usati permettono il riutilizzo in processi industriali per la produzione di lubrificanti, biodiesel, saponi, tensioattivi, inchiostri, distaccanti e altri prodotti.