La maxi inchiesta antidroga della procura della Repubblica di Vasto e’ stata denominata “Tramonto”. Per 49 indagati il gip del Tribunale di Vasto ha disposto la custodia cautelare in carcere, per gli altri gli arresti domiciliari. Le indagini, lunghe e complesse, hanno visto oggi 300 carabinieri impegnati nella notifica delle ordinanze, oltre che in Abruzzo (Vasto, Teramo e Pescara), in Molise, Puglia, Campania, Lazio ed Emilia Romagna. “Questo quadro – ha detto a proposito della maxi operazione odierna il procuratore della Repubblica di Vasto, Francesco Prete – ci da’ la misura del livello ormai preoccupante del traffico di droga nel Vastese, un crocevia del narcotraffico per centro e sud Italia. Vasto, ormai, e’ piu’ di un luogo di transito. La presenza di elementi non solo locali dediti all’attivita’ criminosa non possono non destare allarme sociale. Le indagini, che hanno riguardato anche il recente arresto di un uomo che da Vasto trasportava nel Bresciano 80 chilogrammi di hashish, continueranno con la collaborazione della direzione distrettuale antimafia”. Il sostituto procuratore Giancarlo Ciani ha aggiunto: “nel corso dell’attivita’ investigativa abbiamo installato una telecamera nei pressi dell’abitazione di una coppia di indagati, Cozzolino e Belsole, che ci ha consentito di tenere sotto controllo il traffico di tossicodipendenti. Questo nonostante la telecamera fosse stata individuata e poi distrutta dagli indagati”.