Vasto. Il sopralluogo compiuto il giorno precedente alla gioielleria “Arte Orafa”, fingendo di voler acquistare un oggetto prezioso, ha consentito agli investigatori di individuare i responsabili della rapina
avvenuta sabato 18 febbraio in via Giulio Cesare a Vasto.
Stamane, il commissario capo Fabio Cataldo, dirigente della Polizia di Stato di Vasto, ha illustrato i dettagli dell’operazione “Easy Gold” che ha portato all’arresto, per rapina aggravata e ricettazione in concorso, Giuseppe Pensa, 23 anni, e Salvatore La Penna, di 20, entrambi di San Severo (Foggia).
I due, l’uno coperto da un passamontagna e l’altro con gli occhiali scuri, ed armati di pistole perfettamente riprodotte e prive del tappo rosso si erano introdotti nella gioielleria dove c’era solo la titolare. Non riuscendo a farsi aprire la cassaforte avevano infranto delle vetrine portando via gioielli per un valore di circa 60mila euro.
Le indicazioni della derubata, che aveva riconosciuto accento e volto di uno dei due rapinatori, e la collaborazione dei colleghi pugliesi, ha condotto gli agenti del Commissariato di Vasto ad individuare i due giovani rapinatori che avevano abbandonato, bruciandola, a San Salvo Marina, nel parcheggio della chiesa di Resurrezione Nostro Signore Gesù, l’auto usata per la fuga, risultata rubata qualche settimana prima a Campomarino (Campobasso).
Nelle successive perquisizioni domiciliari sono stati trovati alcuni capi di abbigliamento indossati dai rapinatori e ben visibili nelle immagini della videosorveglianza della gioielleria. Pensa e La Penna sono rinchiusi nel carcere di Foggia a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“La merce non è stata ancora recuperata – ha dichiarato il commissario capo Capaldo – mente le indagini proseguono per accertare eventuali complicità nella rapina”.