Chieti. Gli investigatori della compagnia dei Carabinieri di Chieti, dopo tempestive indagini e numerosi elementi raccolti a suo carico, hanno tratto in arresto un 32enne, P. G., di origine foggiana, residente nel capoluogo teatino, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Chieti.
L’uomo, la sera del 21 settembre scorso, ha infatti picchiato la sua convivente, che dopo l’ennesima lite si era decisa a cacciarlo di casa interrompendo la loro relazione che durava da qualche mese e, prima di andarsene, ha portato via con se alcuni gioielli, un orologio e un cellulare di proprietà della convivente. La relazione tra i due, fatta di vari tira e molla, durante i quali l’uomo tornava dalla ragazza, 26enne studentessa universitaria, carico di buone intenzioni, aveva comunque raggiunto una certa stabilità, nonostante i continui maltrattamenti che la donna era costretta a subire durante le frequenti liti. Dopo un primo periodo di convivenza tranquilla l’uomo ha, infatti, evidenziato in più circostanze un carattere violento, andando in escandescenza ad ogni piccola, normale, discussione di coppia. La sera del 21 settembre, la rabbia del giovane ha però raggiunto il culmine: l’uomo, con un motivo pretestuoso, ha dato inizio ad un’assurda discussione subito divenuta violenta. Questa volta le percosse subite dalla vittima sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La donna, comprese le intenzioni del convivente, ha provato a farlo uscire di casa. Tale gesto però ha ulteriormente innervosito l’aggressore che si è scagliato contro la ragazza afferrandola per i capelli e schiaffeggiandola violentemente, fino a farla cadere per terra per poi colpirla con calci mentre era priva di difese. Prima di andarsene l’uomo si è comunque messa alla ricerca di qualcosa di valore di cui appropiarsi. Tale distrazione ha permesso alla vittima di alzarsi per uscire di casa rifugiandosi presso l’abitazione di una vicina dove ha allertato i Carabinieri. Intanto l’uomo ha continuato a devastare l’appartamento della giovane alla ricerca di soldi ed oggetti di valore. L’aggressore si è poi spostato sul pianerottolo dove colpendo ripetutamente la porta della vicina ha continuato a minacciare la convivente fino a quando, intuito l’arrivo dei militari, è fuggito rapidamente. Il tempestivo avvio di attente indagini ha consentito ai militari di raccogliere numerosi elementi nei confronti dell’aggressore, non solo per quanto riguarda l’evento del 21 settembre, ma anche in riferimento ad altri episodi di maltrattamento ai danni della ragazza. L’autorità giudiziaria, valutate le risultanze investigative dei Carabinieri, ha quindi emesso un provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo. Così la sera dello scorso 5 ottobre, i militari della compagnia di Chieti, dopo aver rintracciato l’aggressore, lo hanno tratto in arresto non senza qualche problema. L’uomo, infatti, raggiunto dai Carabinieri, accortosi di ciò che stava per accadergli ha tentato di sottrarsi all’arresto prima cercando di fuggire con la macchina, poi, vistosi bloccato, scagliandosi contro i militari che sono riusciti ad immobilizzarlo e a condurlo in caserma con le accuse di rapina aggravata, lesioni personali e maltrattamenti. L’uomo, che ora si trova ristretto nel carcere di Chieti, era inoltre in possesso di un coltello con lama di 7 centimetri e per questo ha collezionato un’altra denuncia.
Francesco Rapino