Vasto. Primi effetti, a Vasto, dopo la morte, domenica scorsa, di un villeggiante foggiano annegato nello specchio di mare antistante la riviera sud. La guardia costiera ha contestato al sindaco, Luciano Lapenna, la violazione amministrativa dell’ordinanza balneare, per non aver segnalato nel tratto di spiaggia libera, di competenza comunale, la rischiosità della balneazione mediante i previsti cartelli di pericolo. La violazione di carattere amministrativo ha comportato una sanzione di 1032 euro. Copia degli atti amministrativi sono stati comunque trasmessi anche a commissariato di polizia e Procura di Vasto per le valutazioni di rispettiva competenza. Secondo il Circomare nono sono emerse responsabilità a carico dei concessionari degli stabilimenti balneari, che hanno ottemperato alle prescrizioni imposte. “Il servizio di salvamento – spiega il comandante, il tenente di vascello Daniele Di Fonzo – e’ risultato, infatti, regolarmente affidato alla cooperativa Mareva, le torrette di avvistamento, peraltro introdotte per la prima volta quest’anno, erano regolarmente presenti, la bandiera rossa era opportunamente issata ed i pattini di salvamento adeguatamente armati. Nella nuova ordinanza balneare sono state introdotte norme ancora più stringenti nei confronti dei comuni, i quali sono stati espressamente obbligati a predisporre il servizio di salvamento anche nei tratti di spiaggia libera, fatta eccezione per i comuni che ne abbiano sancito l’impossibilità con provvedimento motivato da notificare all’ autorità marittima e a quella di pubblica sicurezza e previa, comunque, predisposizione di idonea cartellonistica sostitutiva”.
Nell’ambito dell’operazione “mare sicuro”, la guardia costiera sta effettuando controlli a tappeto lungo tutto il litorale di giurisdizione, da Torino di Sangro a San Salvo per verificare il rispetto dell’ordinanza balneare, sia da parte dei concessionari che da parte dei comuni. L’attività sarà incessante durante tutta la stagione balneare.