Fli contro la realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi

alessandro_carboneChieti. “Futuro e libertà è contro la realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi”. A dichiararlo è il coordinatore provinciale del Fli e capogruppo a Chieti Alessandro Carbone. Ad Atessa, però,  è stato approvato dal Consiglio comunale dello scorso 24 giugno il protocollo d’intesa tra il Comune di Atessa, Terna Spa e Abruzzo Energia Spa per autorizzare il passaggio su circa 10 chilometri del territorio comunale del nuovo elettrodotto da 380mila volt in doppia terna Villanova-Gissi. Si tratta di un nuovo elettrodotto aereo ad altissima tensione da 380.000 volt (non ne esistono di potenza superiore!) che attraverserà ben 16 comuni abruzzesi per la maggior parte della provincia di Chieti: Cepagatti, Chieti, Casalincontrada, Bucchianico, Fara Filiorum Petri, Casacanditella, Filetto, Orsogna, Guardiagrele, Sant’Eusanio del Sangro, Castel Frentano, Lanciano, Paglieta, Atessa, Casalanguida e Gissi, con piloni alti fino a 80 metri.

“Numerosi studi scientifici di ricerca internazionali – ha spiegato Carbone – stabiliscono che gli effetti da esposizione ai campi elettromagnetici nel lungo termine sono devastanti: tumori maligni, leucemie infantili, malattie del sangue, cardiopatie ischemiche. Risulta pertanto evidente il rischio enorme alla salute per tutte quelle famiglie a ridosso delle cosiddette fasce di rispetto lungo il corridoio del futuro tracciato. Per citare alcuni esempi, il nuovo elettrodotto aereo “Villanova-Gissi” passerà a soli 100 metri di distanza dal nucleo abitativo in contrada Piane S. Giacomo nel comune di Fara Filiorum Petri e lo stesso problema si ripete nelle contrade Dendalo e San Marco a Casacanditella, mentre a Lanciano c’è il rischio di tagliare letteralmente in due la contrada Sant’Onofrio, pregiudicando per sempre le prospettive di sviluppo territoriale. Si sono depositate lo scorso gennaio le modifiche al progetto presentato al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha aperto da un anno e mezzo il procedimento VIA di competenza statale (parere del Ministero dell’Ambiente e Decreto di autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico). Le modifiche sono chiamate ottimizzazioni, ma sono una presa in giro per decine di famiglie e privati che si troveranno come prima esposti ai campi elettromagnetici dei vicini tralicci che rimangono nella posizione d’origine. Qualche decina di metri in pochi Comuni gli spostamenti accettati, perché“tecnicamente compatibili: i due interventi più importanti a Casalincontrada e Guardiagrele, che però non interessano interferenze rilevanti con cospicui nuclei abitati. Invece, nella stessa Casalincontrada non è stata accolta la variante proposta per un lungo tratto destinato a condizionare paesaggio e qualità della vita di numerosi cittadini”. Il coordinatore provinciale del partito di Fini ha ricordato la delibera n. 30 del 3 marzo scorso votata all’unanimità dal consiglio provinciale di Chieti, nella quale “la contrarietà all’opera è un punto fermo, poiché la riproposizione dello stesso non ha ottemperato alle richieste modificative formulate dai Comuni e dagli Enti territoriali interessati dal passaggio dell’infrastruttura” e “di proporre nuovamente alla Regione Abruzzo una sospensione dell’iter procedimentale per il rilascio del parere VIA”.
“Nonostante questo il Comune di Atessa – ha concluso Carbone – ha  portato all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di venerdì 24 giugno, l’approvazione di una proposta di bozza di Protocollo d’intesa”sull’Elettrodotto Villanova-Gissi che taglierà in due il territorio del Comune, e per circa 10 Km, a partire dai suoi confini, da Paglieta a Casalanguida. Da bene comune e patrimonio da preservare per le generazioni future, il territorio rischia di essere minacciato dagli appetiti economici, e le ragioni d’impresa finiscono con il soffocare le più comuni rivendicazioni di democrazia, partecipazione, consenso informato delle popolazioni sacrificate dagli impatti delle grandi opere e infrastrutture, anche quando le porzioni del territorio stesso sono le Cenerentole della tutela: le aree agricole e le contrade periferiche dei centri urbani”.

 

Gestione cookie