Chieti. Quella in via Simone da Chieti sarebbe ormai diventata una situazione insostenibile. Almeno stando a quanto denunciato dai residenti della zona, che hanno lamentato alcuni boati accompagnati da scosse sussultorie provenienti dal sottosuolo provocati dal sistema di pompaggio della stazione acquedotto di Chieti Scalo dell’Aca.
L’amministrazione comunale si è subito attivata: più in particolare, è stata inviata una nota alla stessa Aca in cui si invita l’azienda a procedere con immediatezza a una verifica della situazione, per vedere se gli effetti del cattivo funzionamento del tratto di condotta potessero risultare pericolosi per i residenti. Inoltre, l’amministrazione ha anche richiesto che con urgenza si proceda alla predisposizione di ulteriori accertamenti sulle cause degli eventi segnalati e alla realizzazione dei necessari interventi risolutivi.
Lo scorso 14 gennaio l’Aca ha inviato al Comune una nota nella quale segnalava che era stato attivato un ulteriore scaricatore di sovrapressione in località Madonna degli Angeli all’interno di un manufatto denominato “Vasche in carico Chieti” e che questo intervento avrebbe dovuto interrompere definitivamente il verificarsi di boati e vibrazioni del terreno dovuti a colpi d’ariete al momento della fermata del sistema di pompaggio della Centrale di Chieti.
“Pur apprezzando l’impegno dell’ACA a risolvere il problema” fa sapere il vicesindaco Bruno Di Paolo “dobbiamo constatare che detti fenomeni non sono cessati ma si continuano a ripetere con una certa frequenza destando giustamente preoccupazione ed allarmismo tra i residenti della zona. Pertanto, l’amministrazione comunale ritiene necessaria ed urgente un’azione incisiva da parte dell’ACA affinchè risolva definitivamente questo problema che non può e non deve essere trascurato, perché pur apparendo, allo stato attuale, più come una sorta di fastidio per i residenti, potrebbe avere conseguenze gravi qualora portasse all’insorgere di lesioni per i fabbricati”.