Francavilla. Si è conclusa la visita pastorale dell’arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto, Mons. Bruno Forte, nella parocchia di Santa Liberata di Francavilla al Mare. La visita pastorale si è svolta nell’arco di quest’ultimo fine settimana (da venerdì 4 a domenica 6 marzo) e si è articolata in più tappe.
Innanzitutto venerdì mattina c’è stata l’accoglienza del parroco della chiesa Santa Liberata, Don Stefano Ricci, che ha salutato il suo arrivo. La mattinata è proseguita con la visita alle scuole (scuola media “Michetti”, scuola elementare “G. D’Annunzio” e scuola media “F. Masci”). In questo giro di visite è stato particolarmente apprezzato uno spettacolo di alcuni ragazzi che rappresentava un Canto del Paradiso della “Divina Commedia”. Nel pomeriggio c’è stato un incontro con le realtà associative locali. Qui c’è stata una nutrita partecipazione per un dialogo rispettoso e attento sulle risorse e sulle problematiche della città di Franacavilla. L’ arcivescovo ha particolarmente apprezzato la dedizione di molte associazioni dedicate al servizio ai cittadini. Prima di proseguire il suo itinerario, l’arcivescovo si è voluto fermare nella sede cittadina della Protezione Civile dove ha salutato i rappresentanti dell’ente elogiandoli per essere sempre presenti sul territorio. E’ seguito un incontro tenuto con entusiasmo con le realtà sportive cittadine negli impianti di Valle Anzuca. “Non pensate solo a vincere, ma a convincere nel campo e nella vita”, questo ha detto ai numerosi operatori che lo hanno accolto. Emozionante il suo incontro con l’associazione Onlus “Orizzonte” che si occupa di ragazzi disabili, qui Mons. Bruno Forte è stato accolto in modo semplice e simpatico dai ragazzi dei quali ha sottolineato i loro sentimenti e le loro emozioni vivi, ragazzi che gli hanno intonato il loro inno. “E’ stato molto vicino ai ragazzi, si è divertito con loro e li ha ringraziati per la loro semplicità e spontaneità e li ha ringraziati per il loro lavoro. I ragazzi gli hanno regalato un angioletto in ceramica”. Questo è stato il racconto dela visita dell’arcivescovo della presidente dell’associazione “Orizzonte” Michela Mattoscio. Nella prima messa celebrata nella visita pastorale, “Padre Bruno” (così si fa chiamare), ha esortato ad essere pronti al passaggio di Gesù. La prima giornata si è conclusa con una catechesi molto partecipata dal titolo “La famiglia che educa, cantiere di speranza” con la presenza di molti giovani. “Educare non è solo trasmettere la vita, ma trasmettere gioia di vivere, il senso, il gusto della vita”, questo è stato il succo di ciò che ha detto l’arcivescovo nel corso della carechesi. Dopo le 18.15, c’è stato l’incontro con il Consiglio Pastorale e quello degli Affari Economici insieme a tutti gli operatori pastorali.
Nella seconda giornata di visita, c’è stato l’incontro con le suore francescane e con gli anziani e i malati peri i quali “Padre Bruno” ha speso delle parole di conforto e ha edificato dalla loro fiducia e dall’amore dei loro congiunti. Alle 12 c’è stata la recita dell’Angelus nella cappella privata dedicata a San Consalvo e ai Martiri Giapponesi. Nel pomeriggio di sabato c’è stato un incontro gioioso con tutti i bambini ed i ragazzi dell’oratorio con i loro genitori. “Padre Bruno” non si è sottratto al fuoco di fila delle domande spontanee dei bambini rispondendo con simpatia. Ha particolarmente apprezzato l’oratorio parrocchiale dove tanti ragazzi sperimentano la gioia dell’amicizia, della preghiera e dello stare insieme. Poi c’è stata l’accoglienza calorosissima degli anziani nel centro di Valle Anzuca. La seconda giornata è terminata con la cerimonia della cresima in un clima di grande preghiera.
La visita pastorale è terminata con la Messa Solenne di questa mattina in una chiesa gremita di fedeli. “Per me e per tutta la comunità – ha affermato Don Stefano Ricci, parroco della chiesa Santa Liberata – questa visita pastorale è stata una grande occasione di Grazia. Con ogni suo gesto ed ogni sua parola, l’arcivescovo ha rivelato al popolo francavillese il volto di una chiesa vicina a tutti. Siamo grati per la sua stima e per il suo incoraggiamento a proseguire il cammino sui sentieri alti della fede”. “Padre Bruno” per l’occasione ha scritto una preghiera per Santa Liberata, Santa alla quale è dedicata la chiesa ed è stato autore di un decreto in cui ha elogiato la guida di Don Stefano che da quasi un anno guida la parrocchia di Santa Liberata. “Ringrazio Dio per un’esperienza veramente ricca di Grazia e di gioia – ha invece spiegato Mons. Bruno Forte – per i tanti incontri vissuti per la testimonianza di fede di una città viva intorno al suo pastore. Ringrazio in modo particolare Don Stefano per l’amore con cui si dedica a questo popolo di Cristo a lui affidato. Benedico lui e tutti i suoi collaboratori numerosi ed entusiasti per la passione per il vangelo”.
Francesco Rapino