“Questa circostanza” spiega Di Rocco “potrebbe confermare le voci che circolano in Italia su una nuova società tutta francese tra Renault e Psa (Peugeot-Citroen). Per noi è un confronto fondamentale, perché vogliamo capire se l’avventura italo francese (la Sevel è partecipata al 50% da Fiat e al 50% da Psa) per la produzione di veicoli commerciali è destinata a continuare fino al 2017, scadenza naturale del contratto, con la riproposizione di nuovi modelli oppure se la data della disdetta di questo contratto sarà anticipata al 2014 come detto dall’Amministratore Delegato di Fiat, Marchionne, a dicembre. L’auspicio è che si continui a produrre fino al 2017 e si rinnovi il contratto, ma la presenza del rappresentate sindacale al tavolo di Parigi ci insospettisce non poco, anche alla luce del fatto che Fiat non ci ha risposto sul futuro della Sevel, né in positivo, né in negativo. Avevamo chiesto un incontro sul tema anche al governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, che ad oggi non ha ancora mosso un dito”.
La Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri) à una SpA frutto di una joint venture tra Fiat e Psa: ha due stabilimenti, uno a Valenciennes, nella Loira francese e un altro ad Atessa. Quello abruzzese è il più grande stabilimento d’Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri.