Pescara. Con il secondo meeting transnazionale, che si terrà a Patrasso in Grecia dal 16 al 20 maggio prossimi, il progetto europeo ErasmusPlus “E.C.M.Y.N.N. (Enhancing Competences to Meet Young’s NEETs Needs)”, guidato dal Comune di San Giovanni Teatino, raggiunge metà del suo percorso.
E.C.M.Y.N.N., approvato nel febbraio del 2015 con un finanziamento di circa 300mila euro, vede il Comune di San Giovanni Teatino capofila del partenariato strategico, affiancato dall’impresa abruzzese Territorio Sociale e da organizzazioni pubbliche e private di Spagna, Grecia, Romania e Polonia. Il progetto “E.C.M.Y.N.N, in graduatoria con altri cinque progetti meritevoli italiani, ha superato brillantemente la concorrenza di 200 proposte arrivate da tutta la nazione. Lo scopo della prima fase progettuale è stato quello di effettuare una ricognizione locale, nazionale ed europea sul fenomeno dei giovani NEETs (Not in Education, Employment or Training); una fascia di popolazione che non studia, non lavora e non è in formazione. Dopo la fase di studio, il progetto intende ideare e sperimentare servizi innovativi ed efficaci sui territori coinvolti nel partenariato.
“Il meeting di Patrasso – ha spiegato il sindaco del Comune teatino, Luciano Marinucci – rappresenta una fase intermedia delicatissima. Grazie a interviste “face to face” e web survey abbiamo i dati in mano, quelli che un anno fa mancavano, e siamo pronti a mettere in campo nuovi servizi, più attenti e più adeguati alle evoluzioni del mercato del lavoro”. Al meeting parteciperà anche una delegazione municipale, con lo sportello Sangiò Lavoro e altri consulenti del Comune, e di Territorio Sociale che si è occupata di rilevare i dati e rielaborarli. Ciascuno dei cinque paesi coinvolti nel progetto ECMYNN è largamente interessato al problema dei NEETs. Italia e Grecia registrano la maggiore incidenza del fenomeno (26% dei giovani tra i 15 e i 29 anni senza occupazione sono NEETs). La cinque giorni greca sarà dedicata a un confronto plenario con le delegazioni internazionali per definire, così, nuovi servizi e linee guida utili ad affrontare al meglio il fenomeno e ridurre i dati dei giovani senza occupazione.
“Dalle interviste condotte – ha concluso Marinucci – è emerso che l’apparato pubblico non sarebbe in grado di fornire un supporto reale alla ricerca di lavoro. Gran parte dei ragazzi intervistati, anche tra quelli in possesso di esperienze pregresse, ritiene che i corsi di formazione, o i corsi post lauream, possano essere utili nella ricerca di lavoro, ma non sono ritenuti fattori cruciali. Inoltre, i nostri ragazzi si sentono abbandonati. Ecco perché abbiamo ritenuto necessario accostarci alle loro nuove esigenze, comprenderle e studiare risposte realmente efficaci e adeguate. Non si può prescindere, in questo senso, da confronti e sperimentazione. Siamo pronti a metterci in gioco e il meeting a cui ci stiamo avvicinando ci darà indicazioni indispensabili al progetto di crescita già avviato”.