Chieti. Soldi offerti alla vittima e a un testimone di uno stupro per far ritrattare tutte le accuse davanti al giudice. Per i due protagonisti della vicenda si aprono così le porte del carcere in esecuzione di un’ordinanza del gip del tribunale di Pescara.
Sono accusati di intralcio alla giustizia e concorso in falsa testimonianza Antonio Mastramico, 20anni di Elice, Domenico Borrelli di 57 di Pescara, arrestati ieri dagli agenti della squadra mobile di Chieti. L’indagine è partita dopo le dichiarazioni della vittima di uno stupro: nel corso dell’incidente probatorio la donna aveva in parte ritrattato le accuse nei confronti di Mastramico. L’uomo, che si trovava ai domiciliari, era stato arrestato nello scorso mese di luglio insieme al padre, per violenza sessuale. In base alle indagini è emerso che Mastramico e Borrelli avrebbero avvicinato la vittima della violenza e una testimone del processo per convincerle a ritrattare; i contatti sarebbero avvenuti anche tramite il social network Facebook. Nel corso dell’operazione, eseguita dalla Squadra Mobile di Chieti, è stato arrestato anche Raffaele D’Incecco, 52 anni, di Pescara, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sorpreso insieme a Borrelli.