Chieti%2C+Madonna+delle+Piane%3A+riapertura+del+rond%C3%B2+prospiciente+la+Chiesa
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-chieti/214678-chieti-madonna-delle-piane-riapertura-del-rondo-prospiciente-la-chiesa.html/amp/

Chieti, Madonna delle Piane: riapertura del rondò prospiciente la Chiesa

Chieti. “Nella giornata di venerdì 25 marzo, è stata portata a compimento la realizzazione del rondò prospiciente la Chiesa in località Madonna delle Piane. Contestualmente, sono stati resi funzionanti i nuovi elementi della pubblica illuminazione a corredo del piazzale e dell’interno noto viario”. Lo rende noto l’Assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Di Felice, che, ieri, con il Sindaco Umberto Di Primio, ha effettuato sul posto un nuovo sopralluogo.

 “I lavori proseguono, ora, spediti con la sistemazione dell’intersezione tra via Pescara e l’innesto della rampa di svincolo in direzione di via dei Vestini – ha aggiunto l’Assessore Di Felice – e con la collocazione degli elementi di arredo (strutture in metallo) che abbelliranno il piazzale antistante la Chiesa e la scalinata d’accesso, nonché con la piantumazione di piante ornamentali. Inoltre, al fine di garantire la piena funzionalità del sottopasso ciclopedonale e della nuova stazione di superficie di Madonna delle Piane, in accordo di Rete Ferroviaria Italiana, da venerdì 15 aprile 2016, saranno avviati i lavori di sistemazione e di adeguamento del sovrastante viadotto. Nel contempo, sarà avviata anche la realizzazione del rondò prospiciente l’ingresso agli impianti sportivi del Campus universitario”.

 “La realizzazione di questo importante progetto viario – conclude l’assessore – è volto alla rigenerazione di un’area fondamentale, nuova porta di accesso alla città di Chieti in considerazione dei due insediamenti di maggiore attrazione per il nostro territorio: Ospedale Clinicizzato e Università d’Annunzio, grossi produttori di economia nonché importanti erogatori di servizi. Insieme alla nuova fermata della stazione ferroviaria, sarà un ulteriore tassello per rendere quest’area, fino ad ora sovraccarica di funzioni ma scarsa di infrastrutture, più moderna, più sicura, più fruibile e più accessibile”.