Ortona. “Un altro tassello di eccellenza al progetto di riorganizzazione e riqualificazione della programmazione regionale sanitaria”. Lo ha sottolineato l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, che questa mattina ha partecipato all’inaugurazione del reparto di Oncologia Donna all’ospedale “Bernabeo” di Ortona.
Una struttura che, insieme alla Senologia (già attiva da diversi anni), costituisce l’unità operastiva di Chirurgia ginecologica oncologica. “Questa unità operativa – ha spiegato Paolucci – rappresenta un’eccellenza universitaria che va a insistere sul nosocomio ortonese, ma che ha valenza su un bacino non solo regionale, ma anche extra-regionale. Ha una altissima e qualificatissima specializzazione, che garantisce un’elevatissima qualità delle prestazioni”.
A dirigere la Chirurgia ginecologica oncologica è stato chiamato il dottor Francesco Fanfani, professore associato dell’università “D’Annunzio” di Chieti e allievo della scuola di Giovanni Scambia (direttore del “Polo Donna” del Policlinico Gemelli e docente dell’università Cattolica di Roma, ritenuto la massima autorità in Italia in campo ginecologico).
“Con l’attivazione del nuovo reparto – ha continuato l’assessore – il Bernabeo sarà in grado di garantire alle pazienti un percorso terapeutico completo, che va dallo screening al trattamento delle patologie, fino alle fasi successive. E questo in quell’ottica di centralità del paziente, che rappresenta il principio ispiratore della riorganizzazione della sanità abruzzese che stiamo portando avanti”.
A Ortona da oggi si accende così una nuova luce sulla salute femminile, con l’attivazione dell’Oncologia Donna. Erano presenti anche il Direttore generale della Asl Pasquale Flacco, il Direttore del “Polo donna e bambino” del Policlinico Gemelli di Roma, Giovanni Scambia, il sindaco di Ortona Enzo D’Ottavio, il Rettore dell’Università di Chieti Carmine Di Ilio, il direttore del Dipartimento Materno Infantile Francesco Chiarelli, i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro e Mario Olivieri, il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo.
Sedici i posti letto, 8 dedicati alla Senologia, diretta da Ettore Cianchetti, già da molti anni punto di riferimento per le pazienti, non solo abruzzesi, affette da neoplasie della mammella, e che ora vengono accolte, per la prima volta, in un reparto a loro dedicato, ospitate per la prima volta in un reparto strutturato auto. Altri 8 posti letto, invece, sono destinati alla Chirurgia ginecologica oncologica, una nuova specialità che va ad arricchire l’offerta dell’ospedale di Ortona, e a caratterizzarne ulteriormente la specializzazione.
‘Questa non è un’inaugurazione bluff – ha chiarito Flacco – e nessuna di queste attività sarà spostata in futuro. Chi vuole ostinarsi a leggere un disegno che non c’è, faccia pure, ma non rende un buon servizio alle donne e alla loro salute. Per fare in fretta, in attesa del nuovo atto aziendale che richiede tempi più lunghi, abbiamo adottato delibere strutturate in modo da avere operatività massima e immediata’.
Parole di grande apprezzamento per la realizzazione compiuta a Ortona sono state espresse da Scambia: ‘Questa è una vittoria che possono dividersi in tanti, a pieno titolo – ha detto anche in qualità di docente dell’Università Cattolica -: ha vinto la politica, perché ha difeso una scelta utile per la salute delle donne, ha vinto l’Università, che ha saputo selezionare un professionista di valore, ha vinto la scienza, perché concentrare valori e risorse vuol dire fare scienza, hanno vinto le donne perché si mette al centro la loro la loro salute, e con essa il benessere della famiglia. Altrove l’ospedale per la donna è rimasto un desiderio, qui è stato fatto’.
La caratterizzazione data all’ospedale di Ortona è stata agganciata al progetto di riqualificazione complessivo dell’assistenza avviato dalla Regione: ‘Sono stati mesi difficili – ha ricordato Silvio Paolucci – perché abbiamo preso decisioni assolutamente giuste, ma spesso non comprese e avversate. Ma questa è la nostra cifra: abbiamo il coraggio di scegliere, non ci accontentiamo di galleggiare per non creare malcontento di qualcuno. Andremo avanti con il criterio della specializzazione e della concentrazione delle attività, mettendo a disposizione degli specialisti le nostre strutture in base alla complessità dei casi trattati. E’ la logica dell’organizzazione a rete, non della classificazione degli ospedali’.
A spiegare la valenza della nuova specializzazione avviata a Ortona è stato lo stesso Fanfani: ‘La moderna Ginecologia Oncologica si basa sull’approccio individualizzato e sulla chirurgia minimamente invasiva – ha precisato – che rappresenta lo standard di trattamento di molte neoplasie negli stadi iniziali. Pertanto l’obiettivo è offrire alle pazienti un percorso completo che va dallo screening di II livello, passando per il trattamento, fino al successivo follow-up.
Sotto il profilo organizzativo, la nostra unità operativa si pone come punto di centralizzazione aziendale delle patologie ginecologiche a media/alta complessità chirurgica, e si avvale pertanto di una collaborazione multi-disciplinare che coinvolge la Radiologia, l’Anatomia Patologica, il servizio di Anestesia, l’Oncologia Medica e la Radioterapia. Sia in caso di patologia maligna sia benigna, gli interventi vengono eseguiti con tecniche chirurgiche minimamente invasive, che garantiscono migliori risultati in termini di ripresa post-operatoria con un più rapido reintegro nella normale attività sociale, e una sensibile riduzione dei tempi di ricovero’.
Il reparto, già pienamente operativo, è ubicato al IV piano dell’Ospedale di Ortona, in un’area da tempo non utilizzata e sottoposta a un’opera di ristrutturazione totale: sono state realizzate camere di degenza a uno e due letti, con bagno interno, climatizzate e dotate di ogni confort. E’ stato allestito anche uno spazio adibito a soggiorno, dove le pazienti possono intrattenersi con famigliari e visitatori. Il restyling, finanziato con fondi di bilancio Asl per 600 mila euro, si è protratto per circa otto mesi e ha interessato opere edili, impiantistica, illuminazione e regolazione termica. Stessa cura è stata posta nella scelta dei colori delle pareti e degli arredi, nel segno di quella umanizzazione della cura necessaria per alleviare la sofferenza delle donne che combattono una battaglia impegnativa.
Breve curriculum di Francesco Fanfani. Romano, 42 anni, è professore associato presso l’Università di Chieti. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia conseguite presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore”, ha maturato una lunga esperienza in campo oncologico, sia nella pratica clinica sia nella ricerca. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare alla chirurgia oncologica come dirigente medico presso l’Istituto Materno Infantile IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste, con incarico di alta specializzazione.
Nel settembre 2015 è stato vincitore di concorso come professore di II fascia a Chieti.
Vanta 132 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, con Impact Factor totale pari a 364,808 (IF è un indice sintetico, che misura il numero medio di citazioni ricevute in un particolare periodo di tempo da articoli pubblicati in una rivista scientifica).
Coletti: ‘Una vittoria di tanti, soprattutto delle donne’
Al di la delle polemiche sterili degli ultimi giorni, dichiara il capogruppo del PD, Tommaso Coletti, l’attivazione di una struttura di così qualificata offerta sanitaria per Ortona , per la Regione Abruzzo e per l’intera Italia centrale, sottolinea come la politica, nel senso nobile del termine, riesce ancora a dare risposte positive alle esigenze del territorio.
L’Assessore Regionale, Silvio Paolucci, continua Coletti, ha lavorato un silenzio, nonostante le critiche quasi sempre fuori luogo, per salvaguardare le eccellenze presenti nel nostro nosocomio, come la senologia, organizzando l’offerta ulteriore della Ginecologia Oncologica, con professionisti di valore che danno lustro alla struttura ospedaliera.
Così come illustrato dallo stesso Assessore Paolucci nel corso del suo intervento nella cerimonia inaugurale, per il nostro Ospedale,conclude Coletti, altri servizi saranno previsti nel redigendo piano Sanitario Regionale che qualificheranno ulteriormente l’offerta sanitaria nel territorio ortonese e nell’intera Regione.
Parole di grande apprezzamento per la realizzazione compiuta ad Ortona sono state espresse dal prof. Giovanni Scambia:
“Questa è una vittoria che possono dividersi in tanti, a pieno titolo-ha detto anche in qualità di docente dell’università Cattolica-:ha vinto la politica perché ha difeso una scelta utile per la salute delle donne, ha vinto l’Università che ha saputo selezionare un professionista di valore, ha vinto la scienza perché concentrare valori e risorse vuol dire fare scienza. Hanno vinto le donne perché si mette al centro la loro salute e con essa il benessere della famiglia. Altrove l’Ospedale per la donna è rimasto un desiderio, qui è stato fatto.”