Pizzoferrato. Seduta straordinaria del Consiglio comunale questa mattina a Pizzoferrato (Ch) sulla spinosa vicenda del sequestro e della chiusura, da parte della magistratura, delle fogne del villaggio turistico “Valle del Sole”, che conta circa 1.700 appartamenti.
Il sindaco, Palmerino Fagnilli, ha convocato il Consiglio anche per rispondere alla minoranza consiliare che ha sollecitato un confronto in Consiglio rispetto ad una vicenda in cui, come è scritto anche nel decreto di sequestro della Procura di Lanciano, il Comune ha comunque messo in campo ogni iniziativa per scongiurare che le fogne, che scaricavano abusivamente e illegalmente e da tempo immemore nel Parco nazionale della Majella, venissero “sigillate”. Ecco l’intervento del primo cittadino di Pizzoferrato in Consiglio: “Oggi tentare di fare politica attraverso le questioni che coinvolgono Valle del Sole è davvero un fatto moralmente discutibile. Valle del Sole frazione o consorzio? Valle del Sole è Pizzoferrato, anzi Valle del Sole è il cuore di Pizzoferrato, in senso geografico, in senso affettivo, in senso economico e di prospettiva di sviluppo. Ma è innegabile che è necessario risolvere una serie di gravissime ed ataviche problematiche, perché è solo dalla chiarezza e dalla presa di coscienza che è possibile ridisegnare un futuro della Valle e dunque di Pizzoferrato. Questa amministrazione è stata quella che ha deciso di affrontare queste problematiche e non ha nascosto la testa sotto la sabbia, questa amministrazione è quella che ha deciso di fare chiarezza e di dare informazione.
Oggi io non posso non essere sorpreso da una richiesta di convocazione, che reca questo argomento, proveniente dall’ex vicesindaco, della passata amministrazione nonché amministratore condominiale di Valle del Sole.
Ma scusate dove era Tony Ragnelli, quando nel 2010 hanno sequestrato le fogne di Valle del Sole? Certamente era in Comune a svolgere le funzioni di assessore e successivamente di vice sindaco e certamente era amministratore di condominio e certamente era abitante di Valle del Sole e certamente collaborava con la Sasi, certamente sapeva del sequestro, sapeva del divieto di scarico, sapeva della mancanza del depuratore, sapeva del consorzio e conosceva ogni problematica della Valle ed ogni esigenza della valle e che cosa ha fatto? Niente. Non una convocazione di Consiglio, non un incontro con la Sasi, non un incontro con l’Ente d’Ambito, non vi è stata un solo atto del Consiglio, con il quale, all’epoca, l’ente abbia deliberato, ovvero abbia agito, ovvero abbia svolto il proprio ruolo, ovvero la propria funzione amministrativa.
Oggi si sta tentando di fare politica sulla pelle degli abitanti di Valle del Sole, ma io non lo consentirò. Vi è stata una colpevole inerzia dell’amministrazione che ha governato durante il primo sequestro, ma non vi sarà una inerzia da parte di questa amministrazione, non vi è stata fino ad oggi e non vi sarà in seguito.
Non c’è stato un solo giorno che questa amministrazione non abbia dedicato il proprio agire alla valle, le proprie risorse anche umane alla Valle e proprio per questa ragione e nel rispetto di tutti quelli che stanno lavorando, amministratori, dipendenti, professionisti, e soprattutto abitanti della Valle e membri della Consulta, che in maniera disinteressata hanno messo a disposizione se stessi ed il proprio tempo, che non si può consentire disinformazione e speculazione politica su questi argomenti.
E poiché fino ad oggi è stata fatta speculazione politica senza che venisse offerto alcun contributo positivo alla soluzione del problema e poiché si continua a fare solo ed esclusivamente speculazione politica, è necessario ripercorrere le tappe delle vicenda perché ognuno sia consapevole di ruoli e responsabilità .
Oggi se le fogne sono state oggetto nuovamente di sequestro è solo ed esclusivamente responsabilità di chi cinque anni fa non si è preoccupato di dare alcuna soluzione al problema, né soluzione consorzio né soluzione Sasi, né altra soluzione.