Chieti. “A Chieti Scalo esiste una situazione di pericolo attuale per la salute umana legata alla ingente presenza di amianto nelle coperture degli immobili”.
A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle che prosegue: “I dati di riferimento emergono, in tutta la loro preoccupante consistenza, dallo studio eseguito dal Centro di Ateneo di Archeometria e Microanalisi (C.A.A.M.) dell’Università D’Annunzio incaricato nel 2012 dalla Regione Abruzzo. Il lavoro del CAAM, terminato nel 2013, ha evidenziato la massiccia presenza di cemento amianto in tutta la zona ricadente nel S.I.R. Chieti Scalo ed in tutta l’area prospiciente, per un’estensione di circa 30 Km quadrati, comprendente Zona Indistriale, Università, Ospedale, Stazione Ferroviaria ed altre importanti infrastrutture. In base ai risultati delle indagini compiute dal CAAM è possibile stimare la quantità di eternit nelle coperture della zona esaminata pari a circa 7.142,27 metri cubi corrispondenti a circa 3.213 tonnellate! I dati dello studio sono stati pubblicati on line sul sito della Regione Abruzzo, Settore Ambiente, e sono tuttora consultabili al link: app.regione.abruzzo.it/xChoose/servlet/LoadPdfsito…CAAM.pdf. Il Movimento 5 Stelle di Chieti li ha inoltre pubblicati sul web al link: http://www.movimento5stelleabruzzo.it/home/gaia/archivio/SIR/SIR-UniCH-CAAM.pdf e divulgati ufficialmente al pubblico il 22 febbraio 2014 presso la Sala della provincia di Chieti, alla presenza del Vice Presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio. Il complesso sistema normativo dettato in materia di amianto fa riferimento alla Legge n. 257/1992 la quale attribuisce specifiche competenze alle Regioni, soprattutto l’obbligo di adottare il Piano Regionale Amianto (PRA). Pur in assenza di tale adempimento la Regione Abruzzo ha adottato una serie di atti normativi ed amministrativi volti a prevenire le situazioni di pericolo derivanti dall’esposizione alle fibre di amianto. Tali atti (L.R.A. n. 75/1996, L.R.A. n.11/2009, D.G.R. n. 101/2013) impartiscono precise ed importanti competenze soprattutto in capo alle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio, in particolare la Delibera di Giunta n. 101/2013 stabilisce che le ASL sono organi di vigilanza e di controllo per la tutela della salute della popolazione e della sicurezza negli ambienti di lavoro dai pericoli derivanti dall’amianto. Oltre alla ASL il sistema normativo sopra descritto impone precisi obblighi anche alla Provincia, soprattutto in materia di smaltimento dei rifiuti contenenti cemento amianto ed assume altresì rilevanza il potere attribuito al Sindaco, dall’art. 50 del T.U.E.L. di adottare gli atti necessari a fronteggiare le situazioni di rischio sanitario nel territorio comunale. Alla data attuale non risulta che la ASL Lanciano-Vasto-Chieti, che la Provincia di Chieti ed il Comune, abbiano posto in essere le attività previste dalle norme sopra richiamate. Pertanto, per evitare che possano derivare situazioni di pericolo per la salute pubblica dalle eventuali omissioni di tali enti, il Movimento 5 Stelle di Chieti presenterà un esposto alla Procura della Repubblica affinché siano accertate le responsabilità conseguenti. Inoltre, lo stesso Movimento 5 Stelle, tramite i portavoce eletti in Comune ed in Regione, presenterà una mozione per la costituzione del progetto “Emergenza Amianto a Chieti Scalo” finalizzato all’analisi ed alla bonifica dei siti ed allo smaltimento del cemento amianto, proponendo la compartecipazione pubblica per tali attività”.
“Verrà inoltre proposta la costituzione di un Coordinamento cittadino – conclude il Movimento 5 Stelle – per affiancare le istituzioni preposte nella soluzione dell’emergenza e saranno presentate apposite interrogazioni alla Regione Abruzzo in merito alla mancata adozione del P.R.A. oltre alla istanza rivolta dai parlamentari affinché il Ministero dell’Ambiente si sostituisca alla Regione Abruzzo nell’adozione del Piano Regionale Amianto ai sensi dell’art. 104 della Legge 257/1992”.