Gli agenti hanno fatto notare il problema ed hanno spiegato alla donna che avrebbe dovuto lasciare per questo motivo l’Italia. La ragazza è stata così accompagnata a casa per “consentirle” di fare una veloce valigia e poi è stata trattenuta presso un centro di identificazione ed espulsione dalle 10,00 alle 19,00. Dopo dieci giorni, prima che il suo ricorso fosse discusso, è stata rimandata nel suo Paese.
A denunciare la vicenda Fabio Smargiassi, segretario del Circolo PRC Sante Petrocelli-Vasto. “Non è importato a nessuno che lavorasse regolarmente in Italia da dodici anni” ha commentato a riguardo, “non è importato a nessuno che fosse regolarmente assunta, non è?importato a nessuno dei suoi dodici anni di contributi generosamente donati allo Stato italiano, non è importato a nessuno che in Italia avesse degli affetti, degli amici, che in Italia fosse la sua vita. Così a noi che non l’abbiamo neppure potuta salutare non rimane che indignarci e riflettere sulla deriva che il nostro paese ha preso”.
Oggetto della critica da parte del circolo di Rifondazione Comunista è il mancato tentativo da parte del governo che, nell’opinione dei suoi membri, niente avrebbe fatto per regolarizzare quegli immigrati che sono entrati in Italia prima della legge Bossi-Fini, preferendo introdurre il reato di clandestinità piuttosto che regolare le entrate degli immigrati.