Chieti. Un chilo di polvere bianca, divisa in due panetti, conservati nella tasca di un giaccone. Avrebbe fruttato almeno 70mila euro il quantitativo di droga che ieri pomeriggio, all’uscita dal casello autostradale di Pescara Nord, è stato sequestrato dai carabinieri di Chieti.
A vestire i panni dei corrieri della droga erano due albanesi, in Italia da oltre un decennio, e perfettamente integrati nel tessuto sociale. I due, seguiti da qualche tempo, sono stati bloccati all’uscita dell’autostrada e poi arrestati con le accuse di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di: Julian Zefi, 29 anni, di Ortona e Klodian Marcu, di 30, residente a Francavilla al Mare. Il filone giusto, per risalire all’attività parallela dei due corrieri della droga, gli inquirenti l’hanno imboccato pedinando alcuni tossici, e dopo una serie di appostamenti, ieri pomeriggio hanno bloccato i due mentre, a bordo di una Peugeot, stavano uscendo dall’autostrada. Alla vista dei carabinieri, i due albanesi hanno cercato di non destare sospetti, poi quando uno dei militari ha estratto, dalla tasca del giaccone indossato da uno dei due, chi materialmente conservava la cocaina, ha anche cercato di trovare una giustificazione, dicendo i due panetti li avevano trovati e che non sapevano di che sostanza si trattasse. La tesi, alquanto originale, non ha evitato l’arresto dei due albanesi, che sono stati rinchiusi nel carcere di Pescara. Ulteriori verifiche sono in corso, da parte dei carabinieri, per cercare di risalire al canale dal quale i due corrieri di rifornivano dello stupefacente.
