Inaugurato il nuovo Pronto Soccorso, a Lanciano medicina d’urgenza all’avanguardia

Lanciano. L’avanguardia, all’ospedale di Lanciano, si chiama “medicina d’urgenza”. E il nuovo Pronto Soccorso, inaugurato questa mattina, ne rappresenta il cuore, il pezzo forte di un percorso che segna l’inizio di un modo diverso di prestare assistenza.

La nuova organizzazione è stata illustrata alla presenza dell’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, del Commissario dell’Agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, del Direttore sanitario, Pasquale Flacco, e del Direttore dell’Unità operativa e del Dipartimento Emergenza Urgenza, Antonio Caporrella.

Accogliente sala d’attesa, con annessi servizi, e diverse sale destinate al triage, ai codici rosso, giallo e verde: questa la nuova ala, realizzata su una superficie attigua al Pronto Soccorso esistente, dove ora, a trasferimento avvenuto, avranno inizio i lavori della seconda fase, che porterà alla ristrutturazione dei vecchi locali e al completamento dell’opera, che occupa una superficie complessiva di 715 metri quadrati.

Un’area moderna e ben attrezzata per una medicina d’urgenza che Antonio Caporrella è pronto a strutturare secondo criteri di massima appropriatezza ed efficienza, svolgendo una potente azione di filtro agli ingressi e alla domanda di prestazioni che ogni giorno si riversa sul Pronto Soccorso.

“Al paziente che arriva da noi, e non è un codice rosso – ha detto – occorre offrire percorsi differenti prima di approdare al ricovero o alla dimissione, attraverso un’osservazione di differente intensità, in base al quadro diagnostico. La permanenza nella nostra struttura, quindi, avrà una durata variabile da 4-5 ore fino a un massimo di 72. Proprio al fine di ottimizzare questo percorso e supportarlo adeguatamente, ho chiesto alla Regione Abruzzo di destinare altri otto posti letto all’Emergenza, di cui quattro di tipologia sub intensiva e quattro di ricovero vero e proprio, così da integrare la nostra attuale dotazione di letti. Con questo modello di organizzazione, il nostro diventa un Pronto Soccorso avanzato, in grado di rispondere efficacemente alla domanda di salute espressa dagli utenti di questo territorio, caratterizzato da un bacino d’utenza vastissimo e da oltre 41 mila accessi l’anno”.

La centralità dell’area Emergenza – urgenza all’interno del piano regionale di riqualificazione dell’assistenza è stata messa in luce, con cifre alla mano, da Paolucci: “In provincia di Chieti saranno attivate a breve dieci nuove postazioni del 118 – ha sottolineato l’assessore – nella convinzione che la parità nell’esercizio del diritto alla salute dei cittadini delle aree interne passi soprattutto per la rapidità dei soccorsi e della presa in carico. Per questo abbiamo destinato 20 milioni di euro per la medicina d’urgenza e la telemedicina in questo territorio, perseguendo un disegno di miglioramento complessivo dei servizi nella logica dell’appropriatezza e della qualità. È finito il tempo dei sacrifici e dei tagli legati a costi da razionalizzare, lavoriamo per riconvertire le diseconomie in buona sanità, migliorando lo standard assistenziale sia in ospedale sia sul territorio”.

L’opera è stata finanziata con i fondi dell’ex art. 20 legge 67/88, II fase, per un importo pari a un milione 328 mila euro, a cui sono stati aggiunti altri 250 mila euro di fondi aziendali per la sistemazione esterna e lavori di collegamento impiantistici. Il percorso, però, si è rivelato tortuoso, scandito da ritardi nell’avanzamento dei lavori causati da problemi interni alla prima impresa a cui era stata affidata l’opera, nel 2011. La stessa ha realizzato solo parzialmente i lavori della prima fase, portati a termine da un’altra ditta a seguito della rescissione del contratto con la prima. Le realizzazioni mancanti sono state eseguite dalla società Nocivelli, di Castignato (Brescia) per 174 mila euro, e hanno riguardato i cablaggi dei quadri elettrici e le sistemazioni lasciate incompiute dalla prima aggiudicataria. La seconda fase relativa alla ristrutturazione completa della parte esistente partiranno subito. I lavori sono stati affidati all’Ati formata da Sciascio Consiglio, Fantini e D’Ippolito per un importo di 426.956 euro.

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