Ortona, il caso della Samputensili finisce al Ministero

samputensiliOrtona. “È arrivato il momento in cui l’intera situazione occupazionale della provincia di Chieti sia portata con forza sul tavolo nazionale per una vertenza che interessa migliaia di posti di lavoro a rischio, molti di più di quanti si perderebbero a Termini Imerese”. A sostenerlo il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, dopo l’incontro di questa mattina in sala di Giunta con la Confindustria, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori della Samputensili di Ortona.


“Al Governo nazionale – ha spiegato Di Giuseppantonio – chiediamo di non occuparsi solo della situazione di Termini Imerese  che in Abruzzo ci si preoccupi sia dell’emergenza post-terremoto a L’Aquila, peraltro affrontata in maniera egregia, e della grave situazione occupazionale nella nostra provincia: per questo ho intenzione di coinvolgere il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e i parlamentari abruzzesi nell’apertura di un tavolo di concertazione che affronti l’emergenza occupazionale che sta mettendo in ginocchio l’economia del nostro territorio. In un contesto di grave crisi produttiva, non possiamo permetterci di perdere ulteriori posti di lavoro e il Governo deve dare risposte concrete anche alle nostre preoccupazioni: fare sentire la nostra voce a Roma è diventato imprescindibile. Sulla vertenza Samputensili abbiamo concordato che dopo l’incontro a Bologna dei sindacati con l’azienda io e il presidente della Regione, Gianni Chiodi, incontreremo i vertici dell’azienda per verificare con loro la possibilità di recedere dalla grave decisione di chiudere lo stabilimento ortonese”.

Analogo destino attendono i dipendenti di altre due aziende del gruppo Maccaferri di Bologna: ad Ascoli e a Montecosaro, dove complessivamente sono impiegati complessivamente 65 dipendenti, per i quali si profila un imminente licenziamento.

 

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