“I timori su eventuali danni arrecati alla Riserva di Punta Aderci in relazione al prelievo di circa 200mila metri cubi di sabbia da utilizzare per le attività di ripascimento della costa e del litorale di Casalbordino sono del tutto fuori luogo“.
A dichiararlo è l’assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo che, a conferma della sua tesi, cita anche la Conferenza regionale di settore, la quale ha di recente espresso parere favorevole agli interventi che saranno monitorati dall’Arta.
“Dall’intera documentazione prodotta dal Servizio regionale Opere Marittime” prosegue Febbo “che, tra l’altro, comprende le relazioni scientifiche prodotte dalle Università dell’Aquila, di Chieti, della Sapienza di Roma e dall’Arta, emerge che gli interventi previsti non pregiudicheranno affatto l’integrità del sito e tantomeno la conservazione degli habitat e delle specie presenti nella Riserva di Punta Aderci. Il prelievo di sabbia, inoltre, riguarda solo l’asportazione di una quantità di circa 50/80 cm di materiale dal fondo marino ed è, quindi, improprio parlare di cave nell’espressione comunemente usata”.
L’area interessata al prelievo di sabbia è stata, poi, sensibilmente ridotta, così come è stata ulteriormente allontanata dal litorale (da cui dista circa 1 chilometro e 250 metri circa) ed in ogni caso riguarda la parte più a ridosso dell’area portuale.
“La stessa Conferenza della Pesca” dice ancora l’assessore “con l’assenso di tutte le rappresentanze sindacali delle marinerie ha determinato delle misure di salvaguardia per i molluschi presenti. Tengo, inoltre, a ribadire che nessuno sta attentando alla tutela ed alla salvaguardia dell’area di Punta Aderci e della spiaggetta di punta Penna. Non è affatto vero, inoltre, che i lavori complessivi siano inutili e costosi. Anzi, rappresentano la testimonianza di un grande impegno della Regione finalizzato alla lotta all’erosione ed alla protezione dei litorali di molti comuni della costa abruzzese che, in gran parte, vivono di turismo balneare”.
Secondo l’assessore Febbo, gli interventi di ripascimento previsti, oltre a restituire qualità e quantità alla consistenza degli arenili, rappresentano una delle poche possibilità di far permanere ambienti dunali di pregio come quelli di Casalbordino e Mantinsicuro che rischiano di scomparire.
“A proposito di Casalbordino” conclude “non risponde a verità, come paventato dal sindaco di Vasto, che l’amministrazione comunale di questo centro costiero sarebbe contraria agli interventi visto che in Conferenza si è espressa in senso favorevole. Inoltre, anche in una logica di gestione integrata delle aree costiere, gli interventi di ripascimento, che costituiscono un sistema di difesa delle coste meno impattante e quindi maggiormente ecocompatibile, consentono anche il parziale abbandono delle difese rigide, riservate ormai solo ad interventi di assoluta urgenza”.
Marina Serra