Francavilla. Taglieggiava un impiegato, pretendendo il versamento di un pizzo mensile di 200 euro. Le sue pressanti richieste di denaro erano accompagnate con una minaccia ricorrente: “ se non mi paghi ti faccio saltare in aria”. Al termine di un’indagine avviata due mesi fa, i carabinieri della compagnia di Chieti hanno arrestato, con l’accusa di estorsione, Sergio Pignatiello di 29anni, originario di Benevento da residente a Francavilla dove gestisce un bar sulla Nazionale Adriatica.
La vittima dell’estorsione è un impiegato di 37anni del posto, figlio di un medico, che vive in una villa non molto distante dal bar gestito dal giovane finito in carcere. Tutta la vicenda sarebbe iniziata lo scorso novembre, quando l’impiegato viene avvicinato da Pignatiello che senza tanti giri di parole, lo avrebbe minacciato chiedendogli il pagamento di una tangente di 200 euro mensili. La vittima dell’estorsione non ci pensa su e racconta tutto ai carabinieri, che iniziano a verificare la veridicità della denuncia, mentre il barista non si da per vinto e nelle settimane successive intensifica le sue richieste di denaro, sempre condite da minacce. Sabato scorso, però, per il presunto taglieggiatore scatta la trappola. L’impiegato, infatti, concorda con il barista un appuntamento per la consegna del denaro. Il pagamento richiesto viene effettuato, davanti al bar gestito da Sergio Pignatiello, ma un attimo dopo aver intascato il denaro, il giovane viene bloccato ed arrestato dai carabinieri della stazione di Francavilla. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati, questi mattina dal capitano Aldo Manzo, comandante della compagnia dei carabinieri di Chieti. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Lucia Campo, prosegue ora per valutare la posizione di una seconda persona sempre di origini campane.