Chieti, il messaggio di Di Primio in occasione della Giornata della Memoria

Chieti. “Il 27 gennaio di settanta anni fa la riapertura dei cancelli di Auschwitz svelava al mondo l’orrore del genocidio del popolo ebraico, vittima dell’odio nazionalsocialista”.
Inizia così il messaggio del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in occasione della Giornata della Memoria, che prosegue: “Ripercorrere le tracce di quel dolore significa rendere un tributo alle vittime della Shoah, ma anche ribadire con forte convinzione che ciò che è stato non si può dimenticare, non si può tacere, non si può ignorare perché, come dice Elie Wiesel ‘la storia ha bisogno della memoria e l’oblio è il contrario della storia’. E così, le testimonianze inequivocabili di quanti hanno subito persecuzioni, umiliazioni e gli stenti della deportazione, rappresentano frammenti di storia che vanno a comporsi in un mosaico di fronte al quale, come disse Primo Levi ‘la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo’. Allora, ogni ulteriore parola, per quanto vibrante, non è sufficiente a rendere onore a chi, a causa di quell’ideologia malata, ha sofferto le estreme conseguenze”.

“A noi – conclude il messaggio – resta il difficile compito di trasmettere alle giovani generazioni l’insegnamento del valore della Memoria che è patrimonio irrinunciabile per costruire un futuro senza odio e senza discriminazioni.  L’Amministrazione Comunale di Chieti onora la ricorrenza e condanna ogni forma di sopraffazione”.

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