Il Covid 19 non va in vacanza. Il numero di contagi in questa estate 2024 è abbastanza alto. Vediamo come si manifesta e quanto dura.
Il Ministero della Salute raccomanda alcune precauzioni in caso di contagio da Covid 19 in estate. Le varianti continuano a colpire creando disagi e bloccando a letto migliaia di persone. Tra luglio e agosto, poi, il monitoraggio ha rilevato un preoccupante aumento dei casi.
Pochi giorni fa l’Oms Europa ha sottolineato come i casi di Covid 19 siano quintuplicati durante l’ondata estiva. Il virus continua a circolare e ad infettare portando problematiche respiratorie anche nei mesi più caldi dell’anno. Facile capire come il gran numero di contagi sia dovuto ai maggiori spostamenti e agli incontri più frequenti con tante persone. In spiaggia, negli autobus e treni, alle feste, la movida estiva e le vacanze possono mettere in tal senso a rischio la salute delle persone.
Si è registrata una crescita della curva dei contagi del 40% e oltre nella prima settimana di luglio rispetto alla precedente. Tutta colpa della sotto-variante KP.3, più infettiva ed elusiva rispetto ai precedenti ceppi. Appartiene alla famiglia di varianti Omicron, fortunatamente meno patogene e con sintomi meno severi. Come riconoscere il contagio da Covid 19?
I sintomi della variante KP.3 del Covid 19
Cambiano le varianti ma i sintomi del Covid 19 rimangono gli stessi. Il contagio si manifesta con tosse persistente e improvvisa, mal di gola, perdita del gusto o alterazione del gusto, perdita dell’olfatto, difficoltà respiratoria, naso che cola e diarrea (soprattutto nei bambini). Immancabili, poi, la febbre, i dolori alle ossa e la stanchezza persistente.
Solo un tampone può ricondurre i sintomi al Covid 19 e non ad un’influenza. In estate è facile ammalarsi specialmente a causa dell’uso inappropriato dei condizionatori e considerando la somiglianza dei sintomi tra KP.3 e un virus influenzale può essere difficile capire l’origine del malessere. Il Covid estivo, comunque, si manifesta con una forma lieve e i sintomi durano tra i 2 e i 5 giorni, raramente superano una settimana.
Se presente la sintomatologia occorre rimanere in casa, isolarsi e usare la mascherina in presenza di altre persone. Bisogna evitare il contatto con individui fragili e a rischio e seguire una scrupolosa igiene delle mani. Consigliamo di contattare il medico curante per concordare con lui il trattamento adeguato per combattere l’infezione. Nella maggior parte dei casi bastano farmaci antinfiammatori comuni ma dove i sintomi dovessero apparire più gravi si potrebbe aver bisogno di altri medicinali specifici.