Corropoli, nasce il centro San Paolo per l’autismo: il progetto

Corropoli. Il centro vedrà la luce tra un paio di mesi almeno, ma il progetto, ambizioso e che si lega ad una reale necessità del territorio, è già chiaro nei suoi obiettivi e finalità e soprattutto sul piano organizzativo e dei servizi offerti.

 

Si chiama centro autistico San Paolo quello che sarà realizzato a Corropoli (nell’edificio che in passato ha ospitato un country house) e che vede come attori principali due cooperative che operano nel settore delle politiche sociali: Sirena di Tortoreto e Verdeacqua Nuovi Orizzonti che in Ati gestiscono una serie di servizi territoriali e che si apprestano a realizzare la struttura. Il progetto, con tempistiche e servizi offerti, è stato illustrato questa mattina, in sala consiliare a Corropoli, alla presenza del presidente della cooperativa sociale Giuseppe Savini, gli amministratori del Comune di Corropoli (il sindaco Dantino Vallese e il vicesindaco Attilio Ricci), il sottosegretario alla giunta regionale, Umberto D’Annuntiis e Massimo Vagnoni, presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata.

E il percorso di localizzazione della struttura, al centro della Val Vibrata, in uno stabile esistente (San Paolo per l’appunto) è stato anche il frutto di una interlocuzione con il Comune di Corropoli. “La gestione delle cooperative del servizio di assistenza scolastica e domiciliare in Val Vibrata”, ha sottolineato Giuseppe Savini, “ si comprendere il reale bisogno delle famiglie”. In zona non esistono strutture e servizi idonei capaci di supportare, in maniera compiuta, un percorso educativo e di crescita per il bambino con disturbo dello spettro autistico fino alla maggiore età. Includendo in questo aspetto, anche il supporto alle famiglie.

 

I numeri. In Val Vibrata, i numeri sono quelli forniti dall’Unione, vivono 170 minori disabili e il 33% ha una diagnosi acclarata di autismo, mentre il 20% che non ha analoga diagnosi rientrerebbe in questa fattispecie. Nella sola Val Vibrata, dunque, potrebbero essere potenzialmente i fruitori del servizio, ai quali poi vanno aggiunti i maggiorenni.

I servizi. Nell’occasione, Savini ha anche evidenziato, a grandi linee, che tipo di struttura avrà il centro San Paolo. In primis un centro diurno e centro di ascolto, con informazione e orientamento, supporto psicologico, parent training. Laboratori interattivi, riabilitazione, attività di inclusione e motoria. Ma anche centro residenziale con una struttura adibita a casa per ragazzi autistici di maggiore età E tutta una serie di piani educativi e psicoeducativi.
“La mattina la struttura sarà a disposizione per i maggiorenni”, ha sottolineato Savini, “ mentre le varie attività rieducative e non per i minorenni, che vanno a scuola, saranno operative negli orari pomeridiani. Insomma, una struttura capace di essere sempre in funzione con l’ausilio di personale altamente qualificato”.

 

 

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