La truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Camerino.
Oltre 500mila euro di contributi erogati a 120 finti terremotati che, dopo il sisma dell’agosto 2016, avevano falsamente dichiarato di essere stati costretti a trovare alloggi alternativi alle loro abitazioni distrutte dal sisma.
La truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Camerino, che ha accertato come gli indagati, in realtà, non vivevano stabilmente nelle abitazioni danneggiate. Dalle indagini è infatti emerso che, già da prima degli eventi sismici del 2016, alcuni vivevano e lavoravano in altre località, perfino fuori dalle Marche.
In alcuni casi, per far lievitare il contributo, è stata anche dichiarata la convivenza con parenti che in realtà vivevano stabilmente in altre città. E poi c’è anche chi ha continuato a vivere presso la propria abitazione, perfettamente agibile, pur dichiarando di alloggiare altrove.
L’operazione è stata condotta attraverso l’attenta verifica di quanto dichiarato nelle autodichiarazioni necessarie per ottenere il Contributo di autonoma sistemazione (Cas), ed ha già portato al sequestro di circa 120 mila euro.