Attenzione a come ricicli i tuoi abiti usati, occhi aperti perché dal 2025 cambiano le regole e rischi una multa davvero molto salata.
La scelta arriva con un’ordinanza che potrebbe mettere in difficoltà molti di noi, andiamo a seguire tutto da vicino. Fin troppa gente non si rende ancora conto dell’importanza che possono avere i vestiti usati, nonostante lo Stato abbia lavorato a lungo sulla sensibilizzazione attorno alla questione. Sono numerosi i motivi per cui riciclarli diventa importante. Il primo argomento da citare è ovviamente quello legato al fatto che ci sono molte persone bisognose che potrebbero trovare utile ciò che a noi non serve.
Non possiamo dimenticare anche il fattore ambientale, perché comunque smaltire i vestiti è dispendioso e può incidere sull’emissione di sostanze dannose all’atmosfera. Anche per questo motivo diventa fondamentale riflettere e cercare di prendere le misure per arrivare a un corretto riciclo di cose che possono avere una seconda vita e rimandare a tempo indeterminato il momento dello smaltimento. Per motivi come questi il nostro Stato ha deciso di intervenire applicando regole dure che vanno a toccare le tasche degli italiani qualora non si rispettino le leggi.
Italia dura sul riciclo degli indumenti
L’Italia già nel 2022 aveva lavorato a una stretta in merito al riciclo degli indumenti usati. Oggi vogliamo svelarvi le nuove leggi che potrebbero condizionare anche il vostro modo di fare. Dal 1°gennaio i rifiuti tessili entrano a far parte delle categorie da smaltire separatamente come capita già per carta, vetro e plastica. Un cambiamento che non coinvolge solo il nostro paese, ma tutta l’Unione Europea in generale.
L’obiettivo, come già anticipato, è quello di migliorare la sostenibilità dell’industria tessile, favorendo un’economica circolare. Si lavora anche per evitare che elementi di materia tessile possano finire nella discarica o negli inceneritori. Come già evidenziato, l’Italia già nel 2022 introdusse la raccolta differenziata per i rifiuti tessili, una sperimentazione che è stata importante per questa legge definitiva.
Chi continuerà a gettare gli abiti nell’indifferenziata rischia multe salate che possono arrivare fino addirittura a 2500 euro. Multa scelta proprio per responsabilizzare i cittadini e “obbligarli” al corretto smaltimento per evitare che questi prendano la norma alla leggera. In fondo lo sappiamo bene che quando si toccano i soldi tutto può cambiare molto rapidamente.
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Qual è l’impatto ambientale del settore tessile?
Il settore tessile ha necessità di ridurre il suo impatto ambientale in un momento in cui si ricicla ancora nella maniera errata sebbene in Italia ce ne sia la possibilità già da diversi anni.
Questo settore è responsabile di una quota significativa nelle emissioni globali di CO2 si parla di un rapporto tra il 2% e il 10%. Ancor più significativo è l’inquinamento delle acque con il 20% per quelle dolci e microplastiche negli oceani tra il 16% e il 35%.
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Una multa, dunque, che potrebbe essere una soluzione per far capire a tutti l’importanza di un piccolo ma prezioso gesto.