Un pregiudicato ha rubato un Rolex in pieno centro a Roma: ma è stato riconosciuto da un incredibile particolare.
Un dettaglio incredibile ha portato al suo arresto. Un rapinatore di trentanove anni è stato fermato dalle forze dell’ordine, dopo aver messo a segno l’ennesimo furto di un Rolex: a tradirlo è stato un particolare inaspettato. Il modo in cui è stato scoperto, ricorda alcune tra le più iconiche scene dei film polizieschi. Un mix di fortuna, azione e di particolari che sono risultati decisivi.
Al suo attivo aveva già diversi furti, in numerose città: da Napoli a Roma, fino ad alcune città abruzzesi, dove si era distinto per operazioni delittuose. L’ultimo tentativo, effettuato pochi giorni fa, è risultato però decisivo per il suo riconoscimento ed il suo arresto. Era convinto di essere riuscito a farla franca e di aver messo in atto tutti gli espedienti possibili per evitare di lasciare tracce. Ma non si è reso conto di un particolare episodio, che ha portato le forze dell’ordine a stringere il cerchio intorno a lui.
Rolex rubato in pieno centro: un particolare è decisivo per l’arresto
L’uomo, in compagnia di un suo complice, credeva di aver studiato un piano semi perfetto: si è mosso nel cuore della capitale ed era riuscito a sottrarre dal polso di un professionista, un Rolex dal valore di oltre quarantamila euro. I due avevano bloccato la vittima in auto e con uno stratagemma, erano riusciti a sottrargli il cronografo in pochi secondi. Poi, si erano dileguati, convinti di non aver lasciato tracce. Ma il fato ha giocato loro un brutto scherzo.
La rapina, avvenuta in via Giuseppe Tardini, una strada che collega a Roma il quartiere Pinciano ai Parioli, è stata effettuata in pieno giorno e durante un periodo di traffico intenso. La macchina guidata dalla vittima era bloccata e di fronte alla vettura c’era un autobus: all’interno del mezzo c’era una donna, che conosceva perfettamente la vittima della rapina: resosi conto di quello che stava accadendo nella macchina, ha preso il suo smartphone ed ha iniziato a fotografare quello che stava accadendo.
Il riconoscimento e l’arresto
La donna ha spedito immediatamente le foto alla moglie dell’uomo rapinato, mettendola a conoscenza di ciò che stava accadendo. Nelle foto, che nonostante la distanza risultavano chiare, si vedevano i due rapinatori in azione: dai caschi integrali di uno dei due malviventi, si vedeva chiaramente una folta barba rossiccia. La vittima, ha allegato queste immagini alla denuncia presentata agli agenti di Polizia, permettendogli di riconoscere il rapinatore.
Nei giorni scorsi, gli agenti di Polizia, durante un servizio per prevenire le rapine di gioielli e orologi alla persone in strada hanno riconosciuto uno dei due presunti rapinatori e lo hanno fermato. La barba è risultata decisiva per la sua identificazione. Si tratta di Luigi De Luca, trentanove anni, residente a Napoli e già conosciuto alle forze dell’ordine per numerosi furti di Rolex e di altri oggetti di valore.
Il giudice per le indagini preliminari, Emanuela Attura, ha convalidato il fermo ed ha emesso nei confronti del 39enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli investigatori sono convinti che l’uomo arrestato e il suo complice, ancora ricercato, facciano parte di una organizzazione di rapinatori ‘pendolari’ ben organizzata e strutturata con sede in Campania ma con ramificazioni nelle regioni del centro e del nord. Anche in Abruzzo risultano numerosi colpi che potrebbero essere attribuiti alla banda criminale. La verità si scoprirà grazie all’interrogatorio dell’arrestato.