La situazione nel territorio siriano si aggrava sempre di più. I ribelli proseguono la loro avanzata e si rischia un vero e proprio tracollo
È passata un po’ in secondo piano l’offensiva dei ribelli di jihadisti in Siria, ma ad una settimana dall’attacco la situazione sta diventando sempre più critica. L’esercito, che ha colto di sorpresa il regime di Assad, sta proseguendo la sua avanzata anche grazie alle fazioni filo-turche.
Attualmente le città di Daara e Suwayda sono sotto il controllo delle rispettive forze locali anti-governative, ma l’obiettivo è un altro: prendere il controllo di Damasco. Per il momento nessuno si sta opponendo a questo tentativo di rovesciare il potere. Vedremo se sarà ancora così in futuro oppure Assad potrà riorganizzarsi e provare a ribellarsi a quello che sembra rappresentare un vero e proprio tentativo di prendere in mano il controllo del Paese.
Dalla Turchia confermano che l’avanzata verso Damasco prosegue, ma il leader dei ribelli svela in una intervista alla Cnn qual è il reale obiettivo di questa offensiva: rovesciare il regime. “Abbiamo il diritto ad utilizzare tutti i mezzi disponibile per raggiungere il nostro traguardo. La Siria merita un sistema di governo istituzionale e non uno in cui una singola persona prende decisioni arbitrarie“, fa sapere uno degli artefici di questa rivolta.
Un tentativo di rivolta che sta avendo l’appoggio anche della Turchia e fino a questo momento Assad non è stato in grado di ribellarsi. La situazione è comunque in continua evoluzione e non sono da escludere dei cambiamenti di scenari nel giro di qualche giorno. Fino a questo momento le forze governative sono in ritirata in quasi tutte le città e questo sta portando l’avanzata dei ribelli a proseguire senza particolari intoppi.
Ora l’avanzata, come spiegato in precedenza, non si ferma e nel mirino dei ribelli c’è la città di Damasco. Un obiettivo centrale per questa rivolta che ha come traguardo il rovesciamento del potere. Si proverà nei prossimi giorni a far cadere in modo definitivo Assad, colto di sorpresa da questa avanzata e non in grado di reagire anche per le diverse ritirate da parte delle forze governative.