La scomparsa della nota attrice e volto televisivo. La carriera, la drammatica telefonata in diretta e la successiva inchiesta.
La notizia della morte di Sandra Milo, attrice e popolare volto della televisione italiana è arrivata all’improvviso, gettando nello sconforto tutti quelli che negli anni avevano amato il suo carattere sempre coinvolgente e a volte spiazzante. Di lei si ricorderanno per sempre le interpretazioni cinematografiche, sotto la guida dei più celebri registi, i momenti televisivi e quella drammatica telefonata in diretta, divenuta, purtroppo, una delle pagine più subdole della storia delle tv.
Sandra Milo aveva compiuto 90 anni lo scorso anno. L’attrice è morta nella sua casa, cosi come da lei spesso richiesto, tra l’affetto della suoi cari. Di lei si ricorderanno per sempre le pagine di cinema che l’anno vista protagonista e l’esperienza professionale sotto la guida di Federico Fellini, per la quale, lo dicono i fatti, l’attrice rappresentava una vera e propria musa. “Sandrocchia”, il soprannome affettuoso, con il quale il grande regista romagnolo, amava spesso chiamarla.
Una delle immagini che forse più di tutte sono ricordate dai telespettatori italiani, purtroppo non riguarda certo un momento di serenità per Sandra Milo. La dinamica in questione è riferita a una puntata della trasmissione tv condotta dall’attrice, “L’amore è una cosa meravigliosa”. Una telefonata in diretta annunciava alla donna un fantomatico incidente, rivelatosi poi falso, con protagonista suo figlio Ciro. In più le si riferiva delle drammatiche condizioni in cui al momento versava il ragazzo.
Una serie di secondi, divenuti cult, successivamente, in cui la donna in evidente e giustificato panico abbandonava la conduzione della trasmissione tv per accertarsi di quello che stava realmente accadendo. Alla fine tutto si rivelò essere un subdolo e macabro scherzo effettuato, cosi come accerteranno le successive indagini, da una fonte anonima localizzata, attraverso le successive fasi di localizzazione all’interno della sede romana dell’azienda “Alemagna”. In quell’occasione, Sandra Milo fu colpita da malore e successivamente dovette osservare un periodo di riposo per riprendersi dal colpo.
Successivamente gli impiegati dell’azienda coinvolta rifiutarono di rispondere alle domande degli inquirenti, affidando il tutto ai locali della stessa azienda. Alla fine, il nome della colpevole, perché in quell’ufficio erano presenti solo donne, non venne mai a galla. Una pagina oscura della tv italiana e non solo, sulla quale, purtroppo non si è mai riusciti a fare luce.