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Cronaca

Abruzzo, caos sullo stop al lavoro nelle ore più calde: “C’è una categoria alla quale nessuno pensa”

Dopo l’incredibile ondata di caldo bollente che ha flagellato le regioni italiane, soprattutto nella settimana scorsa, sono state emanate regione per regione ordinanze che obbligano lo stop in determinati orari

Temperature record. Svenimenti e addirittura alcuni decessi per colpa del troppo caldo che non ha lasciato scampo a qualcuno. Temperature record che hanno sfiorato in quasi tutte le regioni italiane i 40 gradi, con afa opprimente che da una percezione anche peggiore del caldo. Oltre 20 città da bollino rosso con il divieto a bambini e anziani di uscire nelle ore più calde, ecco perchè alla fine, grazie anche a un accordo con i vari sindacati, molte regioni hanno varato delle ordinanze che vietano determinati lavori all’aperto nelle ore più calde, cioè quelle tra le 12 e le 16:30.

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Lo scorso mese di giugno è stato il più caldo mai registrato in Italia, secondo i dati di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, disponibili dal 1950 a oggi. Queste temperature medie giornaliere possono sembrare miti, ma tengono conto anche delle ore notturne, quando in genere fa più fresco: nelle ore più calde della giornata, quindi, i valori sono stati spesso molto più elevati. La prima settimana di luglio è andata pure peggio con le temperature quasi ovunque oltre i 38 gradi.

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Un’ ordinanza fondamentale

Non era amai accaduto prima o meglio c’erano stati altri provvedimenti che “consigliavano” soprattutto bambini e persone avanti con l’età di non uscire di casa nelle ore più calde, ma se possibile fare una passeggiata la mattina presto o al tramonto, mai un’ ordinanza quasi nazionale, anche se emessa sempre a livello regionale, aveva proibito di lavorare dalle 12 alle 16. Le temperature nettamente sopra la media, che hanno sfiorato per settimane intere i 40 gradi su tutta la penisola, hanno infatti imposto questo provvedimento volto a salvaguardare la salute di alcune particolari categorie di lavoratori troppo a rischio nelle ore più delicate.

Un’ ordinanza fondamentale – Abruzzocityrumors.it

Un cambiamento epocale anche nel rapporto tra organizzazioni sindacali e datori di lavoro che, sotto la guida governativa, ha cercato di aiutare alcune categorie di lavoratori più esposte. Un’ordinanza recepita immediatamente da tutte le regioni e infatti anche la Regione Abruzzo ha imposto il divieto di svolgimento di attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole in tutta la regione, dalle ore 12.30 alle ore 16.00, fino al 31 agosto 2025, nei settori agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili e in tutte le attività affini.

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Una categoria dimenticata

Anche se questa settimana sarà caratterizzata da alcuni giorni dove torneremo a respirare per via del passaggio di alcune perturbazioni che porteranno pioggia e temperature più miti, dal prossimo fine settimana il solleone tornerà a splendere facendo immediatamente risalire le temperature e con esse il fastidioso senso di mancanza d’aria. Ecco che gli effetti del caldo estremo, con temperature bollenti, coinvolgono sempre più categorie di lavoratori, soprattutto durante la stagione estiva.

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E nella giunta regionale abruzzese si è per questo aperto un nuovo dibattito per allargare il divieto di lavoro nelle ore più calde anche ai rider, quelli che fanno consegne in bici o scooter, esposti ogni giorno alle temperature elevate senza avere tutele adeguate. “I rider sono oggi tra le categorie più fragili e invisibili: il fatto che aziende come Glovo abbiano prima promesso un ‘bonus caldo’, irrisorio, per poi fare marcia indietro dimostra quanto sia urgente un intervento pubblico chiaro e vincolanti”, ha infatti dichiarato il segretario regionale dei Giovani democratici, Saverio Gileno, durante una seduta del consiglio regionale. Quello delle consegne a domicilio è un settore in fortissima espansione e sono tanti i lavoratori che per un guadagno a volte irrisorio rischiano ogni giorno la vita districandosi nel traffico per una consegna. Ora si è aggiunto anche il caldo torrido, tanto che molte aziende di consegne hanno già manifestato un certo grado di sensibilità verso il tema caldo, spesso però si tratta di iniziative parziali o inconsistenti, con incentivi infatti giudicati troppo bassi se non addirittura irrisori.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.