Chieti, nuovo acceleratore lineare nel reparto di Radioterapia

Chieti. Si chiama “Elekta Synergy Agility” il nuovo acceleratore lineare in funzione all’Ospedale di Chieti, che pone la Radioterapia all’avanguardia in Italia nei trattamenti ai pazienti oncologici.
L’apparecchio, in funzione da diversi giorni, è stato presentato questa mattina nella struttura ospedaliera teatina.

“Da due anni stiamo lavorando su questo cambiamento – ha spiegato il direttore della Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Chieti, Domenico Genovesi – il centro di Chieti nasce nel 1972 e nel solco di questa tradizione vogliamo accelerare questi percorsi di eccellenza. Ringrazio la Direzione Generale perché ha investito ed ha creduto i queste nuove tecnologie e ci ha seguiti passo passo in questo percorso. Ringrazio tutto lo staff di Radioterapia, che nonostante le difficoltà ha portato avanti questo progetto. Voglio ringraziare anche tutto lo staff della Asl che è stato disponibile verso ogni nostra necessità. Dal 1° luglio sono iniziati i primi lavori edili, l’11 settembre sono arrivati i macchinari ed il 9 dicembre la macchina era pronta. Un altro ringraziamento va a chi ci ha dato un grosso contributo. Ringrazio l’assessore Paolucci che ci segue tantissimo e che sposa in pieno i nostri progetti, ed il sindaco di Chieti. Ci sentiamo forti per quello che è un percorso che vuole mirare alle eccellenze”.

“Elekta” ha sostituito il più vecchio degli acceleratori lineari in dotazione alla Radioterapia, che in molte occasioni aveva determinato il rinvio dei trattamenti a causa di guasti, incidendo negativamente sulle liste d’attesa. L’attività, dunque, è destinata a migliorare sensibilmente, offrendo un’assistenza adeguata ai circa 900 pazienti che in media vengono trattati ogni anno.

“Questo è uno degli esempi che quando ci si mette insieme si riesce a fare quello che ci si prefigge – ha affermato il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro – speriamo che questo serva come esempio per tante altre progettualità che abbiamo in campo. L’aria sta cambiando. Con questo tassello abbiamo fatto un primo passo che dura da 5 anni, abbiamo completato un parco tecnologico di tutta l’azienda. Finalmente siamo in grado di offrire un’ampia gamma di risposte diagnostiche, ma non ci fermeremo qui, di idee nel cassetto ce ne sono tante. Il nostro obiettivo è quello di far diventare questo Polo ospedaliero un Polo d’attrazione e di questo ne beneficerà tutta la struttura”.

La Radioterapia è una fondamentale modalità di cura delle neoplasie ed è utilizzata in circa il 70% dei pazienti oncologici, con finalità curative o palliative e, spesso, integrata con altre modalità terapeutiche (chemioterapia e chirurgia). E’ un trattamento localizzato e non invasivo che si basa sulla somministrazione di radiazioni ionizzanti, con tecniche di precisione che consentono di preservare i tessuti sani e, quindi, limitare gli effetti collaterali. E’ una disciplina che è cresciuta e continua a crescere in modo esponenziale proprio in termini di precisione.

“Ringrazio la Direzione Generale e tutti coloro che ci hanno permesso che ci fosse un macchinario di questa portata – ha commentato il rettore dell’università di Chieti, Carmine Di Ilio – ringrazio Francesco Zavattaro anche per la possibilità che viene data ai nostri studenti, non è solo un vantaggio sanitario ma anche a livello di formazione. Questo è un motivo di grande soddisfazione, vogliamo continuare a collaborare con questo presidio per proseguire questo percorso. Sta tra l’altro ripartendo la collaborazione Università-Regione in una struttura che ha degli strumenti che anche l’Università ha acquisito. Ringraziamento e soddisfazione per ciò che hanno fatto per il futuro. Con il passo in avanti della tecnologia non si ottiene automaticamente il miglioramento perché la tecnologia bisogna saperla utilizzare, quindi c’è bisogno di formazione”.

Con un investimento di tale portata la Asl teatina prosegue nel suo programma di perseguire l’alta tecnologia nell’ottica dell’ottimizzazione dell’offerta terapeutica a pazienti molto particolari come quelli affetti da tumore, e nello sviluppo di un programma di investimenti che ha portato negli ultimi anni al rinnovo delle attrezzature di diagnostica per immagini, radioterapia e medicina nucleare.

“C’è grande soddisfazione – ha rimarcato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – perché la nostra Asl ha fatto un passo in avanti. La tecnologia è fondamentale oggi anche per le attività sanitarie e quello che abbiamo oggi è un qualcosa di importante. Spesso la persona viene considerata come un numero da mettere sotto ogni casella. Dobbiamo avere un requisito che è quello di una grande umanità, questo vale per tutte le professioni. Questo è uno di quegli elementi sui quali lavorare di più. Sta nascendo un qualcosa di positivo”.

“Quello che facciamo stamattina è mettere al centro del nostro lavoro il cittadino – ha detto l’assessore regionale alla Sanità. Silvi Paolucci – oggi dotiamo la città di Chieti di uno strumento che migliora le prestazioni sanitarie in uno dei momento più forti e toccanti che possono accadere nella vita di una famiglia. È un grande balzo in avanti di questa Asl e di questa Regione che cominciano a guardare al futuro per quanto riguarda la cura nei presidi, è così che dobbiamo fare nel futuro. Il Governo regionale ha tutta la volontà d investire in un percorso di avanzamento tecnologico anche in campo sanitario. Quello che abbiamo fatto oggi rientra in un’ottica più ampia. Il Governo ed il Consiglio regionali hanno approvato 27 milioni di investimento. Stiamo facendo un qualcosa di molto buono per la nostra comunità. Un ringraziamento va a tutti coloro che ci permettono di mettere al centro i cittadini”.

Francesco Rapino

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