Per mesi ha sopportato le minacce di morte e i continui maltrattamenti da parte del figlio tossicodipendente che le chiedeva soldi per acquistare la droga. Aggressioni in casa, oggetti scagliati contro di lei, calci contro il portone d’ingresso dell’abitazione e la minaccia di essere ridotta a “pezzettini e infilata in un tritacarne”, sono solo alcune delle situazioni che la donna era costretta a sopportare quando provava a rifiutarsi di consegnare i 30/40 euro necessari all’acquisto delle dosi. Ma la furia violenta dell’uomo, L.M. 52enne di Altino (CH), non risparmiava neanche il fratello che, puntualmente, veniva aggredito quando interveniva in difesa dell’anziana madre. Una situazione divenuta, con il tempo, sempre più pericolosa e insostenibile a tal punto da spingere la donna a rivolgersi ai Carabinieri della locale Stazione e denunciare il figlio con la speranza di essere aiutata e porre fine a tanta sofferenza. Ieri mattina gli uomini dell’Arma hanno bussato alla porta di casa dell’uomo, peraltro adiacente all’abitazione della vittima, e gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lanciano, Dott. Francesco Marino, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lanciano, Dott.ssa Rosaria Vecchi. Le accuse, per lui, sono maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Il 52enne, già condannato dallo stesso Tribunale, per i medesimi fatti, a cinque anni di reclusione in sede di giudizio abbreviato, è stato quindi associato alla casa circondariale di Lanciano.