Stamina, Nas Torino sequestrano cellule: niente cura per Noemi

andreasciarrettaGuardiagrele. “Il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia ha telefonato personalmente al papà di Noemi per avvisare che non sarà fatta l’infusione perché i Nas di Torino hanno sequestrato le cellule staminali”.

Lo ha detto Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, spiegando che la decisione è stata presa dalla Procura di Torino su richiesta del pm Guariniello. “Le infusioni sono bloccate.
Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali” ha detto Andolina.

Sono 172 i giudici che, in Italia, hanno detto “no” alle richieste di sottoporre i pazienti alla metodica Stamina di Davide Vannoni. E’ quanto si sottolinea nelle carte del procedimento che oggi, per ordine del gip Francesca Christillin, del tribunale di Torino, ha portato, su richiesta del pm Guariniello, al blocco della sperimentazione agli Spedali Civili di Brescia. I giudici che si sono pronunciati a favore del trattamento sono 164. Nelle carte del sequestro, però, si sottolinea che i loro provvedimenti, “al di là del rispetto che gli è dovuto”, hanno “finalità autonome e distinte” e non intervengono sulla “legittimità o non legittimità delle attività delittuose” ma su altri aspetti.

“Siamo sconvolti. Stavamo partendo, il ricovero di Noemi era fissato per domani. Sono riusciti nel loro intento, mentre la legge ci dà ragione”. Così Andrea Sciarretta, padre di Noemi, la bimba di 2 anni di Guardiagrele affetta da Sma1. “Ci si mobilita per la Sla, mentre il malato di Sma è lasciato solo. Se qualcuno può aiutarci, lo faccia”.

Noemi fu ricevuta da Papa Francesco a ottobre. Nonostante ordinanze favorevoli di Tribunali non è ancora riuscita ad accedere alle cure con il metodo Stamina.

“Verificheremo nel dettaglio la procedura e di sicuro ci metteremo dedizione personale e istituzionale poiché si tratta di una evidente situazione di dolore che le norme devono contemplare”: così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, risponde all’appello di Andrea, il papà della piccola Noemi, la bimba di due anni di Guardiagrele affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1), il quale lamenta come non siano ancora stati assegnati loro i fondi per la non autosufficienza.

 

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