Anche nella provincia teatina, come dimostrano i recenti e numerosi interventi delle Forze dell’Ordine, il problema della contraffazione è molto sentito e inizia a preoccupare seriamente le categorie produttive.
Da qui l’elaborazione del vademecum, che sottolinea come, dalla ricerca, è emerso tra che per oltre il 50% dei consumatori la ragione principale degli acquisti illegali è di natura economica.
Il 55,3% dei consumatori ritiene infatti questi acquisti piuttosto normali e utili per chi ha difficoltà economiche. Solo il 36,2% dei consumatori è convinto che l’acquisto illegale sia effettuato inconsapevolmente.
Circa l’80% dei consumatori ritiene inoltre che l’acquisto di prodotti illegali/contraffatti o l’utilizzazione di servizi svolti da abusivi possa comportare rischi per la salute e la sicurezza, rivelandosi di scarsa qualità.
Il 79%, infine, è consapevole del fatto che l’illegalità altera le regole del mercato e penalizza le imprese regolari.