Chieti. “Puntualmente, ad ogni nevicata che imbianca la città di Chieti, l’Arpa non manca di far pesare sui pendolari l’inefficienza del servizio di pullman interregionale della tratta Chieti-Pescara-Teramo via autostrada A/14”.
A denunciarlo sono dei pendolari, che aggiungono: “Infatti, la mattina del 26 e del 27 novembre scorsi, il pullman delle 6:10, che dovrebbe partire dal terminal di Chieti direzione Teramo, si è fatto desiderare, abbandonando alla loro sorte le decine di pendolari che quotidianamente si affidano a tale servizio per raggiungere i luoghi di lavoro e di studio. L’interruzione del servizio pare sia stata causata dall’inagibilità viaria dal deposito aziendale del capoluogo teatino per la notevole quantità di neve caduta nella notte del 25/26 novembre u.s. (addirittura 15-20 cm, pazzesco…!!!). Sono anni che sistematicamente si ripete questo assurdo disservizio e pare che l’ARPA non riesca a porvi rimedio. Bene, se il problema è il deposito di Chieti, considerato anche che simili “immani calamità naturali” sono routine e ormai vengono previste con giorni di anticipo, perché non far partire il servizio da Chieti Scalo o al peggio da Pescara limitando così i disagi degli utenti? Possibile che i pendolari in attesa alle fermate dislocate lungo la tratta, intirizziti ma fiduciosi, vedano passare tutti gli altri pullman, compreso quello che da Pescara sale ad Atri (tutti conoscono i disagi di questa cittadina del teramano in occasione delle nevicate stagionali), mentre un servizio interregionale via autostrada, che collega ben tre capoluoghi di provincia su quattro, debba essere così inaffidabile? Risulta utile sottolineare che l’utenza principale della suddetta tratta è costituita da abbonati, che pagano in anticipo il servizio e dunque, quando le corse vengono soppresse o ritardate, essi sono costretti ad ulteriori esborsi economici per raggiungere la loro destinazione. Ricordiamo inoltre la scandalosa e scellerata scelta, avvenuta nel giugno 2011, di sopprimere le corse pomeridiane della tratta in oggetto, che già penalizza gli abbonati costringendoli settimanalmente ad esborsi economici aggiuntivi rispetto al costo dell’abbonamento ordinario. Si approfitta quindi dell’occasione per sollecitare anche un immediato ripristino delle corse pomeridiane, soppresse senza tener conto della reale situazione critica della linea ferroviaria Teramo-Giulianova”.