Anche se la sigaretta elettronica, proposta come sostituta del fumo tradizionale o come uno strumento per smettere di fumare ha registrato un boom di vendite, non vi sono ancora studi sulla sicurezza e sull’efficacia a medio e lungo termine. In assenza di dati, alcuni governi europei, incluso quello italiano, hanno recentemente approvato misure restrittive per il consumo e altri Paesi, tra cui Cina e Brasile, hanno addirittura vietato la commercializzazione. Vista la situazione di totale incertezza, sia l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sia la Food and Drug Administration e diversi enti regolatori di oltre 50 nazioni in tutto il mondo, hanno richiesto urgentemente studi approfonditi sull’argomento. Lo studio, coordinato dal professor Lamberto Manzoli, prevede di arruolare e seguire per cinque anni 1.500 fumatori di ogni tipo (solo sigarette elettroniche, solo sigarette tradizionali, entrambe), in modo da poter confrontare l’incidenza di patologie nei diversi tipi di fumatori e valutare se chi fuma sigarette elettroniche, nel lungo termine, non ritorna (o non comincia) a fumare sigarette classiche. Lo studio prevede solamente la compilazione di un brevissimo questionario ogni anno, anche tramite internet sul sito www.ipazienti.it/fumo. L’arruolamento può avvenire contattando telefonicamente o inviando una mail a uno dei seguenti recapiti: Giancarlo Cicolini, telefono 0871.357798, giancarlo.cicolini@asl2abruzzo.it; Maria Elena Flacco, 339.8238492, elena.flacco@gmail.com.