La paura di non farcela, di non sapere come andare avanti, di perdere quella “tranquillità” che fino a poco tempo fa caratterizzava le nostre vite.
E’ un quadro che spinge a far riflettere quello che emerge dall’indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy“, realizzata da Coldiretti-Ixè e illustrata nel Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione in corso a Cernobbio.
Secondo la Coldiretti, per più di una famiglia italiana su quattro sarà un autunno difficile, fatto di tanti sacrifici economici. A farla da padrona è il pessimismo o, peggio ancora, la rassegnazione. Per il 35 per cento degli intervistati, infatti, la situazione può solo che peggiorare, mentre il 51 per cento ritiene che non ci saranno sostanziali cambiamenti. Gli ottimisti si fermano al 14 per cento.
Da qui, la corsa al risparmio ed i conseguenti cambiamenti nei modi in cui gli italiani affrontano le spese, anche quelle quotidiane. I primi tagli colpiscono l’abbigliamento (il 68 per cento è per il riciclo), e via anche i viaggi (il 53 per cento ha deciso di rinunciarvi) ed i beni tecnologici (52 per cento).
Niente più bar, discoteche e ristoranti, insomma, un taglio netto agli svaghi del tempo libero. Il 42 per cento degli italiani ha, inoltre, rinunciato alla ristrutturazione della casa, il 40 per cento all’acquisto di un’auto nuova e il 37 per cento agli arredamenti.
La crisi colpisce, poi, le attività culturali, alle quali rinuncia il 35 per cento degli italiani, e quelle sportive (29 per cento).
E una curiosità. Fare la spesa è diventato sinonimo di una corsa al risparmio. Il 47 per cento degli italiani ha rinunciato allo storico negozio di fiducia: preferisce spostarsi e cercare il supermercato che vende i prodotti ad un costo inferiore. I volantini e le offerte speciali sono, ormai, il must da consultare prima di prendere tra le mani un carrello.
“Più attenzione quindi ai prezzi” sottolinea la Coldiretti. “Gli italiani sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62 per cento va a caccia delle offerte speciali e degli sconti e il 42 per cento cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare”.