Tecnologie d’avanguardia in Cardiologia a Vasto grazie a raccolta fondi alpini

ospedale_vastoVasto. Una dotazione tecnologica d’avanguardia per la Cardiologia dell’ospedale di Vasto, grazie a una donazione assai generosa da parte della sezione di Tufillo dell’Associazione Nazionale Alpini.

A conclusione di un’impegnativa raccolta fondi, che ha coinvolto per un lungo periodo tutti gli iscritti e gli abitanti dei paesi del Medio Vastese, è stata raggiunta la somma di circa 50mila euro, a cui ha contribuito in modo importante anche la Fondazione Carichieti. La consegna delle attrezzature è avvenuta formalmente oggi nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte il manager della della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, il Direttore sanitario, Pasquale Flacco, il capogruppo della sezione di Tufillo dell’Associazione Nazionale Alpini, Igino Caruso, il Presidente del Consiglio comunale di Vasto, Giuseppe Forte, in rappresentanza del Sindaco, il Direttore dell’Unità operativa Cardiologia-Utic, Vincenzo Cerasa, il presidente della Fondazione Carichieti, Pasquale Di Frischia, e il presidente regionale degli Alpini, Enzo Natale.

Obiettivo dell’iniziativa era dare alla Cardiologia una marcia in più, attraverso tecnologie evolute e di ultima generazione che permettano all’unità operativa di migliorare l’assistenza prestata agli utenti di un comprensorio assai esteso, e che hanno nell’ospedale di Vasto il principale e più immediato punto di riferimento.

Con la somma raccolta sono stati acquistati un elettrocardiografo e due ecografi, di cui un apparecchio di tipo tradizionale e un eco cardiografo palmare, con color doppler integrato: quest’ultimo, che ha le dimensioni di uno smartphone, è caratterizzato dall’estrema versatilità legata alle dimensioni, che ne facilita l’utilizzo. E’ collegato a una sonda ecografica che trasferisce sul video l’immagine bidimensionale del cuore e delle cavità, utile a esplorare la funzionalità del muscolo cardiaco e delle valvole; dispone anche della funzione color doppler, che consente una visione immediata della contrattilità del cuore e misurazioni volumetriche. Il tutto con un ingombro davvero minimo. Elevate prestazioni anche per l’elettrocardiografo, che permette, tra l’altro, la rilevazione dei potenziali tardivi, esame non invasivo e predittivo di eventi patologici importanti.

La nuova tecnologia permette una gestione più efficace dell’emergenza cardiologica in Pronto Soccorso, Rianimazione e Utic, com’è stato sottolineato dal capogruppo degli alpini di Tufillo: «Abbiamo dato alla nostra raccolta fondi una destinazione giusta – ha detto Caruso – perché queste attrezzature pongono  l’ospedale di Vasto in condizione di svolgere un’attività diagnostica avanzata. Abbiamo raggiunto un risultato significativo grazie all’impegno di tanti, cittadini e alpini, che hanno creduto nella nostra iniziativa e offerto con generosità il loro contributo».

La valenza della donazione è stata evidenziata anche dal Direttore generale della Asl: «Il gesto degli alpini è importante doppiamente – ha affermato Zavattaro – perché incarna un esempio di sostegno alle istituzioni e condivisione di intenti che danno forza a un territorio, intervenendo a supporto di un Servizio sanitario nazionale che fa fatica ad alimentare uno sviluppo tecnologico adeguato, divenuto ormai essenziale a garantire qualità della risposta agli utenti. In secondo luogo, la nuova dotazione strumentale rappresenta una componente complementare essenziale all’emodinamica, un sistema che non può prescindere da una diagnostica evoluta e sofisticata». Non è mancato il riferimento all’intero progetto dell’Emodinamica, sulla cui realizzazione sono arrivate parole chiare e rassicuranti: «Si sono verificati problemi nell’acquisto delle apparecchiature sul mercato elettronico, a cui la norma ci impone di fare riferimento – ha chiarito il manager -. Ora dobbiamo espletare una nostra gara, che partirà a breve. Siamo sicuramente in ritardo con la tabella di marcia che avevamo indicato, ma questo non vuol dire che l’idea è stata accantonata, né che l’Azienda abbia rinunciato all’attivazione di questo servizio o destinato i fondi ad altri interventi. Abbiamo assunto quest’impegno e lo porteremo a termine, com’è sempre accaduto finora per altre realizzazioni».   

L’ospedale di Vasto, dunque, compie un primo passo verso il miglioramento  dell’assistenza ai pazienti affetti da malattie cardiovascolari residenti dell’area del Vastese, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, che ha realizzato una forma di integrazione e sussidiarietà di grande efficacia, a vantaggio del sistema della salute.

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