ll furto e’ stato scoperto ieri sera quando il magazzino e’ stato aperto dal custode giudiziario che avrebbe dovuto trasferire i beni nelle sale di un museo romano per esporli. Sull’episodio indaga la Squadra Mobile della Questura di Chieti. Il magazzino, al pian terreno di un palazzo ubicato in una zona centrale di Chieti, era protetto da un sofisticato impianto d’allarme, collegato ad una societa’ di vigilanza privata, messo fuori uso. Non ci sono segni di effrazione all’ingresso. La denuncia e’ stata presentata dal curatore fallimentare, avv. Giuseppina Ivone. La maggior parte delle opere d’arte sequestrate ad Angelini gia’ da tempo non erano piu’ presenti nel magazzino ma a Roma e sono oggetto di procedura di vendita all’asta.