Vasto. Settanta famiglie sono senz’acqua a Vasto Marina, in via Amedeo Nazzari in un complesso di tre palazzine, dallo scorso 5 agosto per mancanza di pressione della rete.
Stanno andando avanti sostenendo un costo di 500 euro a scarico a giorni alterni, per provvedere alle necessità minime di oltre duecento persone. Gli inquilini si sono rivolti alla Sasi, ente gestore del servizio idrico integrato nel Chietino, che sinora non è stato in grado di risolvere il disagio che provoca problemi anche di carattere igienico-sanitari.
“Sinora i tecnici che sono intervenuti non hanno trovato una soluzione – affermando gli inquilini di via Nazzari – né c’è stato un impegno visibile dal Comune di Vasto, a parte laconiche risposte. Siamo pronti ad azioni legali per chiedere i danni sia alla Sasi e sia al Comune di Vasto, al quale paghiamo Imu e la tassa rifiuti”. La protesta diventa più forte quando le settanta famiglie fanno notare: “Siamo costretti a pagare l’acqua due volte, prima per il trasporto con autocisterna e poi con i contatori. E’ una cosa davvero assurda. Chiediamo solo che ci venga assicurata per alcune ore per predisporre delle riserve per l’utilizzo giornaliero”.
Intanto il sindaco di Vasto Francesco Menna in considerazione della grave situazione ha interpellato la Sasi la quale ha risposto “di non riuscire a soddisfare tutte le richieste e pertanto ricorre alla sospensione dell’erogazione per motivi di carenze e rifornimento a causa delle condizioni climatiche e della maggiore richiesta della popolazione per il rialzo termico.
Il sindaco ha rivolto alla Sasi la richiesta “perché vengano considerate quali primarie le necessità della Città di Vasto, autentico capoluogo del turismo quanto meno nella Provincia di Chieti. Il sindaco invita altresì i cittadini ad un uso il più razionale possibile dell’acqua. Bene prezioso soprattutto in questo periodo in cui la città vede raddoppiati i suoi abitanti con presenze turistiche che vanno tutelate, rappresentando un’importante, insostituibile, risorsa della città”.