Chieti. Stefania Fasciani, Presidente dell ’Associazione Italiana per la Donazione di Organi di Chieti, denuncia la Sanità Abruzzese, per un atteggiamento nei confronti dei pazienti, senza Vergogna.
“L’Amministrazione Regionale – dichiara V – in questi anni di Governo mira solo alla costruzione di edifici per la Sanità, strutture che dopo qualche decennio iniziano a sgretolarsi,e ad essere inagibili. Un Amministrazione che sorvola le esigenze dei pazienti di qualsiasi tipo di patologia, dalla meno grave a patologie gravi, gravissime, creando loro ancor più disagio e preoccupazioni. Tutte le prenotazioni con” Regime Istituzionali”, riferito dalla voce del nastro del CUP, centro unificato di prenotazione, ossia prenotazioni con l’impegnativa che prescrive il medico,per chi non è esente ticket,oltre al pagamento della prestazione medica bisogna aggiungere un importo di 10,00 euro, per l’impegnativa,ed i tempi d’attesa sono tutti a distanza di 12 mesi, ossia esattamente a luglio 2018. Poi la voce del nastro continua se per prestazione a pagamento prema il tasto 2 e dica il nome del medico richiesto. VERGOGNOSO. Questa mattina la sottoscritta Stefania Fasciani ha chiamato il CUP al n. per i cellulari 0872 226, in quanto trapiantata di organi fegato-rene dal 2009 , per una visita dermatologica, la cui diagnosi prescritta dal medico curante “nevi, trapianto renale-epatico”l’appuntamento è stato assegnato alla data 18 luglio 2018 al Clinicizzato di Colle dell’ARA. In alternativa se per tempi brevi in altre strutture, distretti Sanitari fatiscenti, nella provincia di Chieti,che a mio avviso non danno una sicurezza professionale, e per alcune visite anche mancanza di strumenti diagnostici, e quindi indirizzati alla struttura che li ha a disposizione, perdendo tempo e soldi e creando ancor più preoccupazione al paziente”.
“Un trapiantato deve fare controlli dermatologici in quanto sottoposto a terapia immunosoppressiva – conclude Stefania Fasciani – spiegato all’operatore del CUP, rispondendo che non c’è nessuna indicazione nel programma informatico per pazienti trapiantati di organi, per cui l’appuntamento tra un anno”.