Tollo. Si terrà giovedì 21 giugno, alle ore 21.00 in piazza della Liberazione a Tollo, l’incontro organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Comitato No Petrolio per discutere del Centro Oli che dovrebbe sorgere sulle colline ortonesi.
Un centro di prima raffinazione del greggio estratto dalla zona, che già da tempo ha scatenato polemiche e manifestazioni da parte di numerosi enti che si oppongono alla sua realizzazione.
“L’obiettivo dell’incontro – spiega meglio Angelo Radica, sindaco di Tollo – è quello di capire a che punto siamo con l’iter, approfondendo un po’ meglio anche quella che è l’attuale legislazione sugli idrocarburi”.
Parteciperanno alla serata Gabriele Di Clerico, presidente del Comitato No Petrolio, Enzo Di Salvatore, docente di diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Teramo e don Roberto Geroldi, vicario episcopale per la pastorale. Modererà l’incontro l’assessore all’Ambiente Fabiola Quintili Di Ghionno.
“Parliamo di un impianto dal devastante impatto ambientale – continua Radica – di cui non possiamo non discutere per sollecitare l’opinione pubblica. Dal nuovo documento di programmazione urbanistica di Ortona emerge è infatti emerso che l’area di contrada Feudo, dov’era previsto il Centro Oli, è rimasta zona industriale, il che significa che le procedure per la sua realizzazione potrebbero ripartire. Siamo pronti a ricominciare la protesta”.
Al termine della serata, il Comune di Tollo conferirà una targa di riconoscimento a Maria Buzzelli e Maria Paolucci, le cui famiglie non hanno venduto i propri terreni per la costruzione del Centro Oli.
“Si tratta di un atteggiamento lodevole – conclude Radica – e per questo le due famiglie meritano il nostro apprezzamento. Solo pochi godranno dei vantaggi economici legati alle attività estrattive, mentre il resto della popolazione avrà solo cibo e aria inquinati. Il fatto che la cittadinanza se ne renda conto e si opponga a questo stato di cose ci riempie di soddisfazione. L’auspicio è che sia solo una delle azioni che verranno intraprese e che fermeranno la realizzazione del Centro Oli”.