Chieti. C’è preoccupazione fra le 42 associazioni, con oltre quattromila iscritti, che hanno sede nei locali dell’ex caserma Pierantoni di Chieti.
L’immobile, infatti, è destinato, nell’ambito di un accordo di programma fra Comune, Regione e Azienda per il diritto agli studio universitari, ad essere trasformato in casa dello studente.
E in questi giorni le associazioni che operano nei più diversi settori, da quello culturale a quello sportivo a quello ricreativo, si sono viste recapitare dal Comune, proprietario dell’immobile che di recente è stato ceduto in comodato d’uso trentennale all’Adsu, la comunicazione con la quale vengono invitate a riconsegnare i locali, per i quali pagano l’affitto, entro il prossimo 30 giugno.
Questa mattina una quindicina di presidenti si sono ritrovati in uno dei locali della Pierantoni e hanno deciso di scrivere al sindaco di Chieti Umberto Di Primio per chiedere un incontro e soprattutto per individuare, fra i cosiddetti contenitori vuoti presenti in città, una nuova sede nella quale trasferirsi.
”Non siamo contrari alla casa dello studente – hanno detto i presidenti delle associazioni – ma ci devono dire dove dobbiamo andare, ci dicessero cosa dobbiamo fare perché il 30 giugno è vicino: il disagio e la preoccupazione nascono dal fatto di dover lasciare questi locali con il rischio bloccare le attività che vengono svolte soprattutto a favore degli anziani”.
Le associazioni hanno individuato una possibile alternativa nell’edificio dell’ex collegio S. Maddalena in centro storico, chiuso da anni, visto come la soluzione ideale sia perché ubicato in centro storico e come tale raggiungibile a piedi sia perché servito dal parcheggio della vicina piazza Garibaldi.