Nicky Hayden non ce l’ha fatta. Il pilota statunitense della Superbike, secondo quanto comunicato dall’ospedale Bufalini di Cesena, è morto oggi, a seguito delle ferite riportate.
Da mercoledì era ricoverato in rianimazione per un gravissimo politrauma e una vasta lesione cerebrale. Lo ha annunciato una nota dell’ospedale, che successivamente ha spiegato che il comunicato è stato anticipato per errore, prima di avvertire la famiglia.
“Il Collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data”, si legge nella nota dell’Ospedale.
Il 36enne campione del mondo della MotoGp nel 2006 ha avuto il grave incidente mentre si stava allenando in bicicletta intorno alle 14 del 17 maggio, sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto, quando è stato investito da una Peugeot 206, guidata da un 30enne di Morciano di Romagna, rimasto illeso.
Le condizioni di Kentucky Kid erano apparse subito molto gravi.
Hayden nel Motomondiale ha disputato 218 GP, ottenendo tre vittorie in MotoGP e 28 piazzamenti sul podio. Ha debuttato nella ‘classe regina’ nel 2003, con la Honda e nel 2006 riuscì a conquistare il Mondiale ai danni di Valentino Rossi, con il quale è stato più volte compagno di squadra.
Dopo aver gareggiato anche con la Ducati, nel 2016 è passato in Superbike con la Honda, scuderia con la quale correva anche quest’anno.