Chieti. Lo scorso 3 aprile 2012 decine di cittadini, rappresentanti del mondo ecclesiale, docenti universitari e associazioni di categoria, ambientali e culturali hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Segretariato della Convenzione di Aarhus chiedendo che le procedure ed i metodi della commissione VIA d’Abruzzo, presieduta da Antonio Sorgi, vengano esaminati in dettaglio per assicurare trasparenza e la democraticita’ dei processi decisionali in Abruzzo.
Fra i firmatari la Confcommercio, il WWF, Assoturismo, i rappresentanti della
diocesi di Lanciano-Ortona e decine di associazioni che da anni lottano
contro le trivelle in Abruzzo. Antonio Sorgi era anche il direttore regionale che firmo’
nell’aprile del 2007, l’autorizzazione a favore del Centro Oli di Ortona. Cinque anni dopo, il caso sottoposto al Segretariato presieduto dal prof. Jonass Ebbesson, preside e docente di Diritto Ambientale presso l’Unviersita’ di Stoccolma, e’ centrato sulla proposta raffineria ed estrazione di gas dal giacimento di Bomba. La proposta formale di trivellare e di costruire una centrale per il trattamento di gas ad alta concentrazione di idrogeno solforato, fu avanzata dalla ditta americana Forest Oil Corporation, guidata in Italia da Giorgio Mazzenga, e da John Klein a Denver, gia’ nel 2009. I sottoscriventi chiedono al Segretariato della Convenzione di Aarhus di
indagare perche’ la commissione VIA non si sia pronunciata in merito alla questione, dopo ben due anni dal deposito di oltre 200 osservazioni da parte della comunita’, e
dopo che ben 19 comuni e l’intera provincia di Chieti si siano espresse in maniera negativa. Tutto questo alla luce del fatto che la Forest Oil si sia gia’ apprestata ad
assumere personale dichiarando di avere avuto alcuni permessi autorizzativi
gia’ nel dicembre 2010, fra cui il nulla osta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e dei Beni e delle Attivita’ Culturali. Soprattutto ai sottoscriventi appare inconciliabile che Antonio Sorgi abbia rilasciato l’autorizzazione a procedere in qualita’ di direttore degli Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie,
Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia, ma che invece non abbia potuto esprimersi sul tema in qualita’ di Presidente della Commissione VIA, a cui tutte le osservazioni di contrarieta’ sono giunte e di cui, per legge,
deve tenere conto. Si chiede altresi al Segretariato della Commissione di Arrhus di indagare sui presunti viaggi effettuati da funzionari della regione, fra cui Domenico
Scoccia, per conto della Forest Oil in Olanda e di verificare che non vi
siano conflitti di interesse. Al Segretariato si denuncia altresi che in questi anni e’ stato difficilissimo comunicare con la Commissione VIA, essere da loro informati tempestivamente, reperire materiale online ed avere indirizzi email funzionali
e soprattutto avere la certezza che l’opinione popolare sia democraticamente rispettata. Infine, visto che la stessa Commissione VIA dovra’ pronunciarsi su questioni simili, come l’autorizzazione di trivellazioni nella riserva del Borsacchio
secondo la concessione Mazzarosa da parte della MOG, si chiede al Segretariato
di accertarsi che vi siano responsi in tempi ragionevoli, che la volonta’ popolare sia rispettata e che le nostre voci siano ascoltate, come obbligano le leggi Italiane ed Europee.