“La Bls è un grande patrimonio del nostro territorio – ha spiegato – e sentiamo la necessità di comprendere quali saranno gli effetti di una eventuale fusione, soprattutto nel rapporto con i Cittadini e con le Imprese. Non vorrei che la fusione contribuisse ad indebolire il rapporto fra la Bls e quel tessuto produttivo imprenditoriale e sociale che, anche grazie ad una Banca fortemente radicata, ha saputo cogliere le migliori occasioni di sviluppo economico. Ma a destare perplessità – sottolinea Di Giuseppantonio – sono anche i riflessi che i nuovi assetti potrebbero determinare sui livelli occupazionali della Bls. Non dimentichiamo, poi, che la Bls è stata ed è vicina al mondo delle Associazioni e dello Sport, ai quali fornisce sostegno diretto e concreto. Il nostro territorio non merita di vedere ridimensionato un supporto così ampio e importante e per questo motivo ai vertici della Banca Popolare dell’Emilia Romagna chiederò chiarezza sulle strategie, sui numeri e sulle conseguenze della ipotizzata fusione. Non accetteremo l’indebolimento della Bls né il ridimensionamento dei suoi interventi a favore del nostro territorio”.