All’interno dell’area, a seguito di riscontri investigativi, sono risultati insistere alcuni immobili e strutture di prefabbricati industriali, coperti da fogli di amianto in evidente stato di abbandono ed adibiti a discarica abusiva di rifiuti anche speciali e pericolosi. Sono tuttora in corso indagini per venire a conoscenza l’inquinamento dei terreni interessati dallo stoccaggio dei rifiuti, delle acque del piccolo torrente che attraversa l’area antistante e sfocia in prossimità dei lidi di balneazione. Ulteriori accertamenti sono stati disposti per valutare la pericolosità delle particelle volatili eventualmente immesse in atmosfera dall’eternit a causa del cattivo stato di conservazione dovuto alla lunga esposizione agli agenti atmosferici. Il proprietario dell’area sottoposta a sequestro è stato deferito all’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Chieti per violazione al decreto legislativo 152/
2006.