Chieti. Questa mattina un edile di 55 anni di San Salvo è morto mentre stava lavorando con i colleghi in prossimità del casello di Casalbordino dell’A14 ed era alla guida di un escavatore che per cause al vaglio delle forze dell’ordine ha perso il controllo, il lavoratore è stato colpito alla testa dalla pala meccanica del suo stesso mezzo.
“Nell’attesa di sapere l’esatta dinamica dell’ennesimo infortunio, e che gli enti preposti accertino eventuali responsabilità – dice in una nota Alessia Antenucci, segretaria generale Fillea-Cgil Chieti – segnaliamo che accadono con sempre maggiore frequenza incidenti che riguardano cantieri stradali, nei quali spesso non vengono rispettate le norme di sicurezza. Ribadiamo l’importanza, oltre all’adozione di tutte le misure idonee a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, di rispondere all’obbligo previsto dalle norme di legge, da parte delle aziende, di formare e informare i lavoratori sui rischi e sull’applicazione delle misure, atte a salvaguardarne l’incolumità. Non avendo ancora elementi certi sulla dinamica dell’incidente specifico, solitamente siamo costretti a registrate come le cause siano sempre le stesse: norme sulla sicurezza carenti e spesso inesistenti, assenza di un’adeguata cultura sulla sicurezza, precarietà dei rapporti di lavoro”.
“In questi momenti – conclude la nota – non possiamo che ribadire il nostro quotidiano impegno volto a favorire un lavoro sicuro, a fare in modo che si lavori per vivere e che si possa tornare a casa alla fine della giornata. Esprimiamo il nostro profondo e sincero cordoglio alla famiglia per la perdita del loro caro e dei suoi affetti”.