Vasto. Si è insediata a Lanciano la Corte d’Assise che dovrà fare chiarezza sull’inchiesta che nell’agosto 2016 portò in carcere i gestori della casa famiglia Arcobaleno di Vasto, accusati di concorso in maltrattamenti, lesioni volontarie e abbandono di incapaci, con le aggravanti di aver agito per futili motivi e aver adoperato sevizie.
I due imputati sono ancora sottoposti a misure cautelari.
La procura di Vasto ha sottoposto a sequestro preventivo la struttura.
La Corte d’Assise, presieduta da Marina Valente, giudice a latere Andrea Belli più sei giudici popolari, ha disposto il rinvio al 14 giugno prossimo per un difetto di notifica. Pm è il sostituto procuratore di Vasto Gabriella De Lucia, che ha coordinato le indagini.