Atessa. La Fiom-Cgil di Chieti ha depositato questa mattina un ricorso al giudice del lavoro del tribunale di Lanciano contro la presunta “condotta antisindacale” della Sevel di Atessa. L’obiettivo è “accertare e dichiarare l’antisindacalità della condotta della società e ordinarne la cessazione consentendo la nomina delle Rsa della Fiom nello stabilimento.
Il ricorso è stato depositato dall’avvocato Domenico Sciorra, rappresentante della Fiom-Cgil di Chieti insieme ai colleghi Franco Focareta di Bologna, Piergiovanni Alleva di Ascoli Piceno e Elena Poli di Torino.
Il sindacato dei metalmeccanici chiede di accertare, dichiarare e cessare la presunta condotta antisindacale della Sevel in ordine al “mancato riconoscimento dell’azienda delle 14 Rsa nominate dalla Fiom”, nell’aver “negato il diritto all’esercizio degli articoli 27 e 30 dello Statuto dei Lavoratori” e per “aver leso gravemente l’immagine della Fiom quale soggetto contrattualmente rappresentativo”, in particolare nei confronti dei lavoratori iscritti alla Fiom i quali si vedono “privati dalla possibilità di una loro rappresentanza sindacale nel luogo di lavoro”. Secondo l’articolo 27 dello Statuto dei Lavoratori su cui si basa il ricorso della Fiom, il giudice qualora ritenga sussistere la condotta antisindacale nei due giorni successivi il ricorso “ordina al datore di lavoro, con decreto motivato e immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti”, dopo aver “convocato le parti e assunto sommarie informazioni”. La Fiom non ha firmato il nuovo contratto entrato in vigore il primo gennaio scorso in tutti gli stabilimenti Fiat d’Italia.